"Il leader di Hamas, Sami Abu Zohri, ha dichiarato che le dimissioni di Avigdor Lieberman sono da considerara un "ammissione di sconfitta e il trionfo politico per il popolo palestinese".

Sul suo account Twitter, Abu Zohri ha confermato che le dimissioni di Lieberman sono arrivate in mezzo alle turbolenze politiche che l'occupazione israeliana sta vivendo.

Mercoledì scorso, il ministro della Guerra [in realtà della Difesa, ndr] israeliano ha annunciato le proprie dimissioni dall'incarico a causa della resa del governo israeliano ad Hamas dopo le ultime ondate di violenze israeliane contro la striscia di Gaza.

Le dimissioni di Lieberman sono arrivate dopo due giorni di massiccia aggressione israeliana contro Gaza che ha provocato la morte di 14 palestinesi ed il ferimento di altri 29."


Il contenuto della nota pubblicata da Hamas sopra riportato, escludendo imprecisioni ed interpretazioni di parte, è assolutamente vero.

Il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, si è dimesso ed ha chiesto elezioni anticipate. La rottura con il premier Netanyahu è seguito all'accordo per il cessate il fuoco raggiunto ieri tra Israele ed Hamas, grazie alla mediazione egiziana.

Una "capitolazione al terrorismo". Così Lieberman ha definito l'accordo, aggiungendo che Yisrael Beytenu, il partito di destra da lui fondato, non sosterrà più il governo.

Sono solo 5 su 120 i seggi occupati da Yisrael Beytenu alla Knesset, ma senza il suo appoggio il governo di Netanyahu ha adesso solo un voto in più rispetto alle opposizioni per sostenere il proprio governo.

Una maggioranza che definire esigua è dir poco dovrà sostenere le decisioni di Netanyahu ancora per un anno, fino a novembre 2019. Pertanto, la possibilità di un voto anticipato non è assolutamente remota.

Netanyahu ha difeso il cessate il fuoco che, per il momento, ha posto fine ad una escalation che a molti aveva fatto prevedere l'inizio di una nuova guerra nella Striscia di Gaza.