Yuvraj Shri Manvendra Singh Raghubir Singh ji Sahib, altrimenti noto come Manvendra Singh Gohil, Manavendrasingh Gohil o Manvendra Gohil, oltre ad essere principe dello Stato indiano di Rajpipla è da tempo un noto attivista che si batte in favore dei diritti degli omosessuali.
La più recente delle sue battaglie è quella relativa ad un bando internazionale per le cosiddette terapie riparative per le persone LGBT+.
L'omosessualità di Manvendra è stata rivelata alla famiglia dai medici dopo il suo ingresso in ospedale per una crisi nervosa nel 2002. La famiglia ha parlato pubblicamente di ciò solo nel 2006, accusandolo di disonorare la dinastia. Il 14 marzo dello stesso anno la notizia del suo coming out è diventata di dominio pubblico per i quotidiani indiani e la stampa internazionale: effigi del principe sono state bruciate a Rajpipla e fu chiesta la rimozione dei suoi titoli nobiliari. In seguito è stato perdonato dal padre e anche i suoi titoli sono stati ripristinati.
Lo stesso Principe ha subito il ricovero coatto in una clinica per le terapie riparative per essere guarito dalla sua omosessualità, fino ad essere sottoposto a diversi trattamenti, tra cui l'elettroshock.
Tra le sue battaglie anche quella a sostegno della lotta contro l’HIV.
Le terapie riparative che non hanno nessun fondamento scientifico sono state vietate a Malta, Ecuador, Brasile, Taiwan e Germania mentre il Regno Unito, Israele, Canada, Paesi Bassi, Irlanda, Australia e Cile stanno pensando di seguire la strada dell'abolizione.
Negli Stati Uniti d’America, invece, sono già vietate in 20 Stati dell’Unione: New Jersey, California, Oregon, Illinois, Vermont, New Mexico, Connecticut, Rhode Island, Nevada, Washington, Hawaii, Delaware, Maryland, New Hampshire, New York, Massachusetts, Maine, Colorado, Utah e Virginia, Washington DC e Porto Rico... nonostante la politica omotransfobica dell'amministrazione Trump.