Da due giorni la nave Open Arms, della ong spagnola Proactiva Open Arms, si trova a 1.500 metri dal porto di Palermo. Dopo aver trascorso oltre 10 giorni ammassati sulla coperta della nave, per i naufraghi la vista di un porto a cui non è stato concesso di accedere è un'ulteriore tortura, seppure psicologica, che si aggiunge a quelle fisiche subite in Libia.
Che cosa possono fare delle persone disperate in una situazione simile? Buttarsi a mare per tentare di raggiungere la costa a nuoto. Lo hanno fatto ieri oltre 70 di loro. Anche oggi, in 48, hanno tentato di fare la stessa cosa.
Siamo ancora di fronte #Palermo senza poter sbarcare né avere alcuna indicazione. A bordo la sofferenza aumenta, degli ospiti e dell'equipaggio. Altre 48 persone si sono gettate in acqua. #Unportosicurosubito https://t.co/AyL4QIGM2S
— Open Arms IT (@openarms_it) September 18, 2020
Alla Open Arms, da due giorni nelle acque di Palermo, non sono giunte indicazioni per decidere sulla sorte delle persone ancora a bordo.
Tra il razzismo della Lega e dei sovranisti in genere che sfruttano i migranti per la loro propaganda elettorale e il lassismo dell'attuale maggioranza di Governo che sempre per motivi elettorali, in vista delle votazioni di questo fine settimana, non soccorre le persone a bordo della Open Arms c'è forse una qualche differenza se il risultato prodotto è assolutamente identico?
AGGIORNAMENTO.
Nel pomeriggio è finalmente arrivato il via libera allo sbarco con i migranti della Open Arms che trascorreranno il periodo di quarantena a bordo della GNV Allegra, ancorata a Palermo.
🔴#ULTIMAORA
— Open Arms IT (@openarms_it) September 18, 2020
10 giorni dopo aver soccorso 276 persone in acque internazionali #Med e dopo aver raggiunto una situazione limite a bordo, #Italia autorizza sbarco dei 140 naufraghi, che trascorreranno quarantena su nave #Allegra https://t.co/xAhG1f9o1D