Erano trascorsi otto giri dal via del GP d'Austria sul Red Bull Ring di Spielberg, quando alla curva 3 Johann Zarco (Esponsorama Racing) viene accusato di aver cambiato, volontariamente o meno,  traiettoria in frenata, causando un contatto con la Petronas Yamaha di Franco Morbidelli.

Entrambi cadono rovinosamente a terra, con le rispettive moto che proseguono la loro corsa nella ghiaia per un centinaio di metri rientrando in pista alla curva successiva. Lì, in quel momento, stava transitando Valentino Rossi che, del tutto ignaro dell'incidente accaduto qualche istante prima dietro di lui, viene miracolosamente risparmiato da una moto che lo scavalca davanti e da un'altra che gli passa dietro. Una scena da film. Pochi millesimi di differenza sarebbero stati fatali!

Probabilmente il campione pesarese, prima della prossima gara che si disputerà tra una settimana sullo stesso circuito, non è escluso che possa fare un salto al vicino santuario di Mariazell ed accendere non uno ma almeno dieci ceri alla locale Madonna dispensatrice di grazie fin dal medioevo.  

Per quanto riguarda i due piloti coinvolti nell'incidente, niente di più di qualche graffio per Zarco, mentre Morbidelli è stato trasportato alla clinica della pista per accertamenti, anche se le sue condizioni non destavano preoccupazioni.

Per quanto riguarda la gara, al via Miller (Pramac Ducati) si porta subito in testa mentre alle sue spalle si danno battaglia la Ducati di Dovizioso e la KTM ufficiale di Pol Espargaro che riesce a portarsi al comando. Purtroppo per lui, a causa dell'incidente, la direzione gara espone la bandiera rossa e richiama tutti i piloti ai box, interrompendo una gara che stava entrando nel vivo e prometteva spettacolo. 

Ovviamente la scelta era obbligata, non solo per la possibile gravità dell'incidente, ma anche perché le due moto, andate praticamente distrutte, avevano lasciato un'enormità di detriti sulla pista che doveva essere necessariamente ripulita.

Dopo la seconda partenza, Miller è di nuovo in testa prendendo del margine su Dovizioso ed Espargaro, seguiti dalle Suzuki di Rins e Mir, a sua volta impegnato in un duello con la KTM Tech 3 di Oliveira. 

Reso nervoso a causa dell'interruzione della gara quando era in testa Pol Espargaro guida male e si vede scavalcato anche da Rins. Poco dopo anche Oliveira, tenta di superarlo ma la sua moto perde aderenza ed entrambi terminano la gara alla curva 4, togliendo ogni possibilità di vittoria alla KTM sul circuito di casa.

Nel frattempo Dovizioso supera Miller. Sull'australiano si avventa anche Rins che ingolosito dalla prestazione della sua moto tenta un doppio sorpasso sui due Ducatisti, ma cade e la sua gara finisce lì. 

Dovizioso,saldamente in testa, taglia per primo il traguardo. Dietro, a tenere vivo l'interesse della corsa è il duello per il secondo posto tra Miller e Mir che riesce a spuntarla negli ultimi metri, dopo che l'australiano era andato largo proprio all'ultima curva, spalancando la strada al sorpasso del rivale.

Solo quarta la KTM con un Binder in ombra, ma autore di un ottimo recupero, considerando che era partito dalle retrovie. A soli tre decimi di distacco, quinto, Valentino Rossi, primo dei piloti Yamaha, con Vinales che ha avuto problemi subito dopo la seconda partenza e si è piazzato solo decimo, mentre Quartararo, ultimo nella prima parte di gara a causa di un lungo che lo aveva mandato fuori pista, ha approfittato della bandiera rossa per risalire posizioni e concludere all'ottavo posto.

Nella classifica del mondiale è ancora in testa Quartararo con 67 punti, mentre Dovizioso è secondo a 56, Vinales terzo a 48, Binder quarto a 41 e Rossi quinto a 38.

Il prossimo appuntamento con la MotoGP è tra sette giorni ancora al Red Bull Ring per il BMW M Grand Prix di Stiria che andrà in scena dal 21 al 23 agosto.