Adolf Eichmann, con il grado di SS-Obersturmbannführer, era responsabile di una sezione del RSHA, l'ufficio centrale per la sicurezza del Reich, ed esperto nelle questioni ebraiche; nel corso della cosiddetta soluzione finale organizzò il traffico ferroviario per il trasporto degli ebrei nei vari campi di concentramento. Criminale di guerra è riuscito a sfuggire al processo di Norimberga e si rifugiò in Argentina; venne poi catturato dal Mossad, processato e impiccato in Israele con l'accusa di genocidio e crimini contro l'umanità.

 

Adolf Eichmann nacque a Solingen, nella Germania settentrionale, nel 1906. Il padre servì durante il primo conflitto mondiale nell'esercito austro-ungarico per poi ritornare alla sua vita a Linz, dove si era trasferito con la famiglia. Adolf non prese il diploma, si ritirò prima dalle scuole superiori. Iniziò un corso per diventare meccanico, ma abbandonò anche quello. 

Anche se non aveva mai mostrato particolare interesse verso la politica nel 1933 cominciò a partecipare a manifestazioni e raduni di vari partiti politici che si svolgevano numerosi in varie parti della Germania e dell'Austria. In uno di questi raduni incontrò un vecchio amico di famiglia, Ernst Kaltenbrunner ed entrò così a far parte delle SS sotto le dirette dipendenze dell'amico.

 

“All'occorrenza salterò nella fossa ridendo perché la consapevolezza di avere cinque milioni di ebrei sulla coscienza mi dà un senso di grande soddisfazione. Mi dà molta soddisfazione e molto piacere.” (Adolf Eichmann).

 

La svolta nella sua vita arriva quando legge il libro “Lo stato ebraico” di Theodor Herzl, il fondatore del metodo sionista (movimento politico per la autodeterminazione del popolo ebraico mediante l'istituzione di uno Stato ebraico). Affascinato dalla conoscenza del nemico, intuì che per fare carriera all'interno delle SS doveva presentarsi come esperto di ebraismo e sionismo. Arrivò persino a recarsi in Palestina nel 1937 dove, sotto falsa identità, visitò varie realtà ebree prima di essere scoperto dai britannici ed espulso (la Palestina era Mandato britannico in quanto incapace, allora, di autogovernarsi). 

Secondo la scrittrice Bettina Stangneth, Eichmann era un uomo spietato; lui e la sua guardia avrebbero persino sequestrato un giovane ragazzino ebreo che aveva rubato delle ciliegie dal suo giardino, e in seguito la guardia avrebbe picchiato a morte il giovane con Adolf presente. Un testimone durante il suo processo raccontò l'accaduto nei minimi particolari. Molti ebrei che lo conobbero dichiararono che fosse molto violento e pieno di disgusto nei loro confronti, non voleva neppure respirare “l'aria contaminata dagli ebrei”.

La grande occasione per lui arriva nel 1938 poiché viene promosso a ufficiale delle SS e ad esperto degli spostamenti di massa degli ebrei. Fu questo suo talento per l'organizzazione logistica che lo portò a ricoprire un ruolo molto importante negli eventi che portarono al genocidio degli ebrei.

Eichmann nel 1939 fu mandato a Praga per provvedere all'immigrazione forzata degli ebrei dalla Cecoslovacchia, appena conquistata da Hitler. Qui si incominciarono a formare i ghetti dove gli ebrei erano in balia della fame e delle malattie; per Adolf questo era il banco di prova per le deportazioni nei lager. Quando nel gennaio del 1942 i vertici nazisti decisero di procedere alla soluzione finale, Eichmann organizzò il trasporto ferroviario degli ebrei verso Auschwitz e altri campi di concentramento.

 

Alla fine della guerra la sua scarsa notorietà gli fornì la possibilità di rifugiarsi in Argentina, come molti altri nazisti; rimase lì per 10 anni.

Fu fermato da un gruppo dei servizi segreti israeliani l'11 maggio 1962 con la scusa di un guasto alla macchina, ma al sentire “Un momento signore!” Eichmann capì che si trovava nei guai, consapevole del fatto di essere un ricercato. Nonostante la sua resistenza fu caricato sull'auto e portato in un luogo segreto, per poi essere trasportato in Israele per il processo. Il processo di Adolf, avvenuto nel 1961 a 15 anni da quello di Norimberga, fu il primo a un criminale nazista in Israele.

Nonostante la sua difesa fu costruita per dipingerlo come un semplice e impotente burocrate dei nazisti, molte volte durante il processo fece trasparire il suo disprezzo e la sua sufficienza verso le vittime che deponevano in aula.

Adolf Eichmann fu condannato a morte “per aver spietatamente perseguito lo sterminio degli ebrei” e fu impiccato il 1° giugno 1962 nel carcere di Ramla. Venne cremato e le sue ceneri furono sparse nel Mar Mediterraneo, fuori dalle acque territoriali israeliane.

 

Un po' di giustizia per le vittime e per i familiari ebrei che hanno dovuto subire molte atrocità da parte delle SS. Tanti non hanno pagato per i loro peccati e tanti altri volevano addirittura far finta che il genocidio e i campi di concentramento non fossero mai avvenuti; invece tutto questo è successo e le testimonianze degli ebrei, dei soldati alleati e dei numerosi documentari girati nei lager, prima del loro tentato smantellamento, sono la prova inconfutabile di ciò che è avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte della Germania nazista nei confronti di milioni di ebrei.