Forse è stato il bellissimo gol di Dzeko (quasi a freddo), forse la mancanza di Leao... chissà... ma è certo è che nei primi 45 minuti a San Siro vi era una sola squadra in campo, l'Inter, con il Milan perso nel non saper cosa fare, mentre i suoi giocatori, affannosamente, cercavano di tener dietro un po' agli avversari, un po' alla palla, tanto pe giustificare la loro presenza in campo.

Così, all'Inter sono bastati 45 minuti per conquistare, in trasferta, un convincente 2-0 sul Milan nella semifinale di andata di Champions League. Nella ripresa, l'oundici di Inzaghi si è limitato a controllare la gara, rischiando qualcosa, ma creando anche almeno due nitide palle gol per aumentare il proprio vantaggio.

 All'8' è l'ex Calhanoglu a battere il calcio d'angolo dalla sinihstra su cui Dzeko, nonostante la pressione di Calabria, si avventa con uno splendido sinistro al volo su cui Maignan non può intervenire. È la rete dell'1-0 che regala al bosniaco il quarto gol nella competizione e il suo 400esimo in carriera.

Passano 3 minuti  e Dimarco, sempre dalla sinistra sulla sinistra e crossa al centro dove Lautaro Martinez fa un velo che spalanca l'are all'inserimento di Mkhitaryan che indisturbato trafigge ancora il portiere rossonero.

È imbarazzante la facilità con cui l'Inter spadroneggia per tutto il campo, tanto che ogni volta che si avvicina all'area milanista crea un'occasione da rete. Al 16' Calhanoglu colpisce il palo con un gran destro da fuori area e alla mezz'ra Lautaro Martinez conquista un quasi rigore, poi annullato dall'arbitro dopo il review tramite il monitor in campo.

Le squadre sono allungate, ma l'unica che riesce a creare occasioni e andare vicina al gol è l'Inter. Nel secondo tempo i nerazzurri preservano il carburante, il Milan comincia a tener palla, ma tutto quello riesce a produrre è un tiro a lato di Messia e un paolo esterno colpito da Tonali al 63'. L'Inter, invece va ancora vicina al gol del 3-0 prima con Dzeko su assist di Bastoni e poi con Gagliardini, entrambi a tu per tu con Maignan.

"Sono molto soddisfatto", ha dichiarato Inzaghi nel post partita. "Abbiamo fatto un primo tempo straordinario, avremmo potuto anche segnare più di due gol. Sappiamo di essere in vantaggio, che giocheremo in casa tra sei giorni, ma non è il primo doppio confronto che affrontiamo in Europa e servirà un grandissimo sforzo per realizzare un sogno. Avevo chiesto ieri cuore e testa, tutti hanno dato grandissime risposte ed è solo così che si possono fare prestazioni del genere. Ora è giusto essere felici ma siamo consapevoli che manca ancora un pezzo. Tra 72 ore avremo un'altra sfida importante col Sassuolo per il campionato, queste gare portano via tante energie e dovremo valutare qualche giocatore che è uscito acciaccato, ma ci prepareremo al meglio come sempre".

Queste, invece, le "scuse" di Pioli:

"Loro hanno giocato meglio di noi nel primo tempo e hanno segnato due gol. Noi siamo stati meglio nel secondo e non abbiamo segnato. È un risultato pesante, ma ci dobbiamo credere, giocando come nel secondo possiamo tentare il recupero. Leao? Non c'era, quindi inutile guardare a questo. Anche l'infortunio di Bennacer non ci ha aiutato, ma fa parte del calcio. Dovevamo fare meglio nel primo tempo, sia nella gestione della palla che nei duelli. Nel secondo c'è stato un ritmo diverso e una qualità diversa, e abbiamo fatto meglio. Come si ribalta la partita? Giocando da Milan. Andare in vantaggio per crearci la possibilità di ribaltare tutto. Leao? La speranza è che al ritorno ci sia. Oggi non era in condizione, vediamo tra sei giorni e la speranza è che giochi".

Martedì 16 maggio, si disputerà la gara di ritorno, ovviamente sempre a San Siro, con l'Inter che giocherà però in casa.