«Sono inaccettabili le posizioni espresse dal Ministero dell’Istruzione nel confronto con le O.O.S.S. di ieri 6 maggio sulle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici che penalizzano ancora una volta le aree interne».

Ad affermarlo è l’assessore alla pubblica istruzione dell’Unione Madonie Daniela Fiandaca che chiede con forza la revisione immediata del sistema scolastico.

A fronte del pensionamento di un numero considerevole di Dirigenti Scolastici, non sarà prevista una nuova dotazione organica con reclutamento dei vincitori di concorso, né la possibilità di mobilità interregionale nelle sedi normo dimensionate ai sensi dell’art.1, commi 978 e 979 della Finanziaria 2021 che ha ridotto a 300 il numero degli alunni per l’autonomia degli Istituti Scolastici. Le superiori indicazioni mortificano ancora una volta l’impegno delle istituzioni verso la scuola asse centrale per la tenuta complessiva del sistema paese.

«Nelle aree interne – afferma Fiandaca - questo indirizzo politico amministrativo in tema di scuola si traduce in un ulteriore attacco inaccettabile per i nostri servizi essenziali. Qui sulle Madonie non si lotta più per i diritti di cittadinanza ma di sopravvivenza».

L’Unione delle Madonie chiede con forza la revisione immediata del sistema scolastico, anche con interessamento della conferenza Stato Regione, che tenga conto della realtà delle Piccole Scuole nelle aree interne e marginali, come già espresso al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna dal Presidente dell’Unione Madonie Pietro Macaluso nella video conferenza tenuta dalla stessa con la Federazione Nazionale Aree interne lo scorso 5 maggio per la ridefinizione della Strategia Nazionale Aree Interne.