Oggi il Movimento 5 Stelle ha fatto sapere di aver arruolato tra le sue fila Giuseppe Conte:

"Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle.Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050.Il Movimento sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell’ambiente, l’importanza dell’etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta".

Il Movimento, a quanto pare, sta oramai venendo meno (del tutto oltre a quanto già aveva fatto in passato) a quelle che sono state all'origine le sue fondamenta. Gli attivisti cittadini non sono più tutti uguali, ammesso che lo siano stati in passato, e i cambiamenti di indirizzo sono indicati dal vertice... a questo punto senza neppure disturbare gli iscritti con un voto (anche con un quesito fasullo) sulla piattaforma Rousseau.

Che cosa dirà Conte lo sapremo pertanto nei prossimi giorni. Oggi ci possiamo accontentare di ciò che ha detto Grillo che è andato a pescare in Africa il motto che seppellisce definitivamente il Vaffan.... anticasta:

“Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”.

Così i corruttori di un tempo, a partire dai forzisti di Silvio Berlusconi, possono e devono essere gli alleati di oggi. Il perché, Grillo lo spiega con la "Transizione ecologica": 

"Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta, ma per garantire un buon futuro a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà. Circa 2.000 miliardari posseggono quanto il 60% della popolazione globale. Più la ricchezza di un paese è concentrata nelle mani di un piccolo numero, più il resto della popolazione dovrà compensare questa concentrazione con un eccessivo sviluppo economico potenzialmente distruttivo dal punto di vista ambientale.Riducendo l’inquinamento si ridurranno di conseguenza le spese mediche per curarsi e riducendo le spese mediche si ridurranno le ingiustizie sociali.Dobbiamo mettere la transizione ecologica all’interno delle politiche della vita quotidiana, perché si tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte.Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto.Ora, è il momento di andare lontano!"

Ma la Transizione ecologica del neo grillino Draghi, definito così di recente da Grillo che in passato lo chiamava però in tutt'altri termini, non può non passare dal filtro di Salvini, Berlusconi e Renzi, come fa notare in termini pratici la quasi ex grillina Barbara Lezzi:

"E’ nata come una proposta in chiaroscuro quella del conferimento di alcune deleghe al Ministero dell’Ambiente. Il decreto, come annunciato da Draghi, non prevede com’era auspicato dal M5S la fusione di due ministeri ma il diavolo si nasconde sempre nei dettagli e vale la pena conoscere questi dettagli per avere chiaro il quadro.Il Ministero dello Sviluppo Economico, che prima era guidato dal M5S così come lo era quello dell’Ambiente, anziché fare sistema con il Ministero dell’ambiente confluendo in quest’ultimo, conserva la sua indipendenza ma soprattutto potere.Draghi ha voluto la nascita di due comitati, il CITE e il CITD, quest’ultimo avrà a supporto una struttura tecnica collegata alla Presidenza del Consiglio. Avranno compiti e prerogative importanti, pensate che i ministri Cingolani e Colao saranno tenuti a tenere conto delle indicazioni che i due nuovi organi elaboreranno nell’ambito della pianificazione e realizzazione del Recovery Plan.A questo punto torniamo al ministero dello sviluppo economico e alla ragione della sua sopravvivenza. Farà parte, nella figura di Giorgetti della Lega, di entrambi i comitati ma c’è di più. Forza Italia sarà anch’essa presente in entrambi i comitati sia con Brunetta che con Carfagna mentre il M5S sarà presente solo in uno dei due comitati con il ministro dell’agricoltura Patuanelli.Ne valeva la pena? Ve lo chiedo anch’io. Per me, no. Non si perde credibilità e reputazione mettendosi accanto a Berlusconi per perdere qualsiasi potere di indirizzo e controllo che prima avevamo con Patuanelli (al ministero dello sviluppo economico), Costa (ministero ambiente) e con Cancelleri (vice al ministero infrastrutture e trasporti) in nome di un super- ministero che continua a non esserci e a operazioni buone a umiliare il M5S.Possiamo concludere che la transizione ecologica è stata affidata ai noti ambientalisti Salvini e Berlusconi. Non c’è altro da aggiungere".

Ma i 5 Stelle, intesi come vertici dell'attuale Movimento, si stanno accorgendo che cosa sta accadendo intorno a loro? In questo momento sembra proprio di no!