L'Inter, questo martedì, ha presentato la nuova maglia per le partite casalinghe, il cui disegno si richiama a quello della pelle di un serpente, perché in base a quanto dichiarato da sponsor e società si rifarebbe al biscione simbolo del club nerazzurro. Per i malpensanti, invece, è quanto di meglio non si potesse ottenere, a seguito del fatto che è realizzata, al 95%, grazie a bottiglie di plastica riciclate.
In tempi di crisi, motivo di particolare rilievo ha avuto anche il passaggio del marchio della cinese Lenovo dal retro del kit da allenamento al retro delle nuove maglie da gioco.
Così si è espresso al riguardo il presidente dell'Inter, Steven Zhang:
«Ci tengo a dare il benvenuto a Lenovo come Global Technology Partner sul retro della nostra bellissima nuova maglia, che vede il ritorno dello Scudetto dopo tanti anni. È un onore e una grande soddisfazione annunciare oggi l'upgrade di questa partnership, risultato di una collaborazione proficua iniziata due anni fa. La tecnologia e l'innovazione fanno parte dei nostri valori chiave e per noi sono fondamentali per coinvolgere le nuove generazioni. Il proseguimento di questa partnership rappresenta una grande opportunità per continuare a lavorare in questa direzione. Lenovo condivide con l'Inter una ricca storia di successi e una visione ambiziosa per il futuro. Siamo orgogliosi che questo rapporto non solo si sia consolidato ma si sia anche evoluto».
Come si può vedere in quest'inizio di stagione, l'Inter ha intrapreso un processo di rinnovamento importante che, prima di tutto, l'ha vista salutare l'allenatore che le aveva fatto vincere lo scudetto (Antonio Conte), sostituendolo con un altro (Simone Inzaghi), che da anni è abituato a far giocare al meglio delle loro possibilità i giocatori che, bontà dei presidenti, gli vengono messi a disposizione senza darsene troppa pena. Poi la società nerazzurra ha iniziato a vendere anche i giocatori che le avevano permesso di vincere lo scudetto... il primo è stato Hakimi, ma a lui ne seguiranno altri. E gli acquisti?
C'è sempre la possibilità che qualche altro calciatore alla Calhanoglu possa liberarsi a zero euro, con la speranza che Suning gli possa pagare qualche euro in più di stipendio rispetto alla squadra precedente... anche se non è garantito che ciò avverrà alla scadenza prevista.
Parlare in questi termini di programmazione appare azzardato, ma c'è chi si è esaltato per il rinnovo di Marotta, come se dovesse essere uno dell'undici titolare... l'ottimismo è sempre da premiare.
Crediti immagine: twitter.com/Inter/status/1414894875141578758