E’ la domanda che preoccupa da qualche giorno i pendolari lombardi. Secondo diverse fonti, infatti, potrebbe entrare in vigore una direttiva dell'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie del 26 settembre scorso che impone ai convogli, per questioni di sicurezza appunto, un rallentamento fino a 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati, vale a dire quelli che non hanno supporti elettronici o di segnalamento e che spesso non hanno sbarre, ma cancelli chiusi con lucchetti. E in Lombardia non sono pochi: su 801 passaggi a livello, 194 rientrano in questa categoria. In provincia di Mantova, in particolare, sono 84 di cui 58 pubblici e 26 in concessione a privati.
Inutile dire che tutto questo determinerebbe un allungamento dei tempi di percorrenza di ogni tratta, con una media anche di 15 minuti, con conseguente incertezza sul servizio offerto, e così questa mattina il gruppo regionale del PD ha scritto una lettera all’assessore Sorte per chiedere chiarimenti sulla questione.
Anche in vista della convocazione degli incontri dei quadranti-orari del mese di maggio abbiamo chiesto a Sorte di convocare già nelle prossime settimane il tavolo del Tpl per indicare soluzioni possibili che continuino a garantire i servizi per i pendolari lombardi, senza allungare i tempi di percorrenza, altrimenti gli effetti sarebbero devastanti e sarebbe necessaria una rimodulazione degli orari.