Evviva la sincerità. Come commentare altrimenti la dichiarazione di Donald Trump di questo inizio settimana in cui ha affermato la sua intenzione di avviare un aumento storico della spesa militare, finanziandola con tagli in altri settori della spessa pubblica.

Trump cercherà di incrementare per 54 miliardi di dollari la spesa militare degli USA, tagliando la stessa cifra in relazione alle voci di bilancio che non riguarderanno le spese per la difesa, a partire dagli aiuti all'estero a cui si aggiungerebbero gli investimenti sulle politiche ambientali.

Nelle intenzioni di Trump, la proposta di bilancio che si prepara a licenziare è finalizzata a ricostruire la potenza militare statunitense, secondo lui attualmente indebolita.

Una considerazione piuttosto singolare, dato che l'esercito americano è considerato il più potente al mondo e per il suo mantenimento gli USA spendono più di qualsiasi altro paese.

La proposta di bilancio di Trump sarà esaminata dal Congresso, dove i repubblicani hanno la maggioranza, e dal Congresso dovrà essere approvata.

Attualmente la cifra dedicata ogni anno dagli Stati Uniti alle spese militari si aggira intorno ai 600 miliardi di dollari. L'incremento, pari a circa il 10%, sarà indirizzato ad un potenziamento di marina e aeronautica.

Secondo quanto dichiarato dal ministro del Tesoro Steven Mnuchin, le previsioni di bilancio di Trump non prevedono tagli di spesa nelle politiche dedicate ai meno abbienti, Medicare compreso.