Come è ormai noto a chiunque non sia offuscato dal tifo e/o dai denari della propaganda sionista, i nazionalisti ebrei di tutto il mondo, a supporto dei nazionalisti israeliani, hanno iniziato piagnistei e minacce per giustificare il genocidio in atto a Gaza da parte dello Stato ebraico.
Ecco alcuni degli ultimi esempi postati sul sito dell'Ucei.
Nei giorni scorsi, i direttori delle Comunità Ebraiche di tutto il mondo si sono riuniti a Roma per il World Jewish Congress National Community Director’s Forum. Un momento di incontro importante, soprattutto oggi che vede le Comunità Ebraiche Mondiali in prima linea contro il crescente antisemitismo, scoppiato dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. “Costruire un ponte per il futuro”, “Sostenere le Comunità attraverso la diplomazia” e “Contrastare il crescente antisemitismo” sono stati alcuni dei temi trattati nelle sessioni per affrontare le attuali preoccupazioni e rafforzare la coesione dell'universo ebraico. Il NCDF è più di un semplice convegno: è l’incontro di tutti i direttori del mondo ebraico mirato a rinforzare la nostra resilienza e unione.
Il crescente e "presunto" antisemitismo, come furbescamente è stato scritto dall'Ucei, non è "scoppiato dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre", ma dopo il genocidio messo in atto dal governo dello Stato ebraico a partire dal 7 ottobre. C'è una bella diferenza!
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane esprime piena solidarietà e vicinanza a Rav Haim Fabrizio Cipriani, vittima oggi di una aggressione antisemita, che tocca da vicino tutti gli ebrei italiani. Il rabbino è stato insultato e minacciato di morte con un cacciavite perché “ebreo” da un uomo di 58 anni che lo ha preso di mira mentre camminava per strada solo perché indossava la kippah. “É stata davvero una brutta esperienza – ha commentato Rav Haim Fabrizio Cipriani – perché in città e soprattutto a Genova si respira un brutto clima di odio verso di noi. E quanto accaduto oggi ne è una dimostrazione”.
Quasi sicuramente, nei confronti dei sionisti, si respira brutta aria non solo a Genova, ma in tutte le città del mondo da parte di tutte le persone "normali", cioè quelle che non accettano di essere prese per... i fondelli da giornalisti e politici prezzolati che pretendono di ridisegnare la realtà in funzione del fatto che ciò che, ad esempio, è sbagliato per Putin è invece giusto e corretto per Netanyahu. Se i russi sono considerati invasori, assassini e delinquenti in quanto criminali di guerra, ancor di più lo sono i sionisti dello Stato ebraico che a Gaza in un mese e mezzo hanno fatto ciò che i russi in Ucraina non sono riusciti a fare in un anno mezzo!
A differenza di quanto dichiarano e fanno i sionisti, le persone "normali" non vogliono far violenza contro chicchessia, ma sono solo stanche e disgustate dalla propaganda sionista, dal suo odio e dalle sue menzogne, tutte armi che fanno da scudo al vittimismo sionista, sbandierato ad arte per giustificare l'ingiustificabile.
Ma non è finita qua. Ecco che cosa scrive la presidente dell'Ucei, Noemi Disegni, scandalizzata per quanto pubblicato dal quotidiano Il Mattino di Puglia e Basilicata:
"Leggo con sgomento – scrive la Presidente Noemi Di Segni – quanto titolato sul Suo giornale con caratteri cubitali in prima pagina: “6.150 Gesù uccisi da Israele”. Un titolo di questo genere, fosse anche riferito a riportare le parole del Sindaco di Betlemme, è un atto di una gravità estrema che a nostro modo incita all’odio, ribadendo ed esaltando il più terribile e sanguinoso pregiudizio della storia. Quello del deicidio. Nessun ebreo ha ucciso Gesù, né Gesù è mai stato palestinese. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – conclude la Presidente – sta valutando di intraprendere un’azione legale per difendere anche in sede giudiziaria il diritto a un’informazione corretta al pubblico dei suoi lettori".
Ecco a quale punto di bassezza arrivano i sionisti per imporre a tutti il loro credo, fino a controllare militarmente che ciò che venga diffuso dai media sia rigorosamente... kasher!
Peccato però, che la "signora" Di Segni, prontissima e preparatissima in reprimende e minacce, partecipi solo ad eventi e trasmissioni in cui possa mettere in scena le sue esaltate esibizioni e i suoi vuoti di memoria, senza temere che la verità possa esserle sbattuta in faccia.
Infatti, a supporto del genocidio sionista, la "signora" Di Segni (nella trasmissione di Rai 1 titolata Striscia di Fuoco) si batteva una mano sulla testa per supportare teatralmente la sua incredulità, chiedendosi come fosse possibile che degli studenti universitari italiani avessero avuto il coraggio di scandire lo slogan Free Palestine (from the river to the sea Palestine will be free) che da lei veniva descritto come la volontà di cancellare lo Stato ebraico, comprese le persone che vi risiedono, accusandoli di genocidio.
L'esaltata sionista Di Segni si è però dimenticata di ricordare che, mentre chi supporta i diritti dei palestinesi si limita solo a scandire verbalmente uno slogan, lo Stato ebraico invece lo mette in atto, naturalmente a supporto di Israele, seguendo alla lettera ciò che il Likud, partito di maggioranza alla Knesset, ha chiaramente specificato nel suo atto costitutivo: cioè che la Cisgiordania non esiste, che quel territorio è riconosciuto solo come Samaria e Giudea, che pertanto non potrà essere governato da nessuno "straniero" e che Israele si estenderà dal fiume (il Giordano) al mare (Mediterraneo)! Ma di questo la "signora" Di Segni non ha di che dolersi.
Gran Finale.
Non avendo il senso della vergogna, che si batte testa a testa contro quello della misura, i sionisti residenti in Italia hanno pure organizzato una manifestazione a Roma per il 5 dicembre per dire no all'antisemistismo e al terrorismo, mentre allo stesso tempo gioiscono perché i sionisti israeliani hanno raso al suolo metà degli edifici della Striscia di Gaza, assassinando oltre 18mila palestinesi (compreso il numero dei dispersi), di cui oltre il 40% minori, compresi neonati... non Gesù, ma esseri vivent, gli stessi che il sionista Gallant ha definito animali umani.
"No all’Antisemitismo, no al Terrorismo. Questo è l'appello della Comunità Ebraica di Roma e dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che insieme promuovono la manifestazione nazionale in programma martedì 5 dicembre alle ore 19:00 a Roma, in Piazza del Popolo.Viviamo con grande preoccupazione il clima di crescente antisemitismo degli ultimi tempi. Vogliamo quindi esprimere apertamente apertamente una chiara condanna contro questo fenomeno in tutte le sue forme e denunciare insieme il Terrorismo e la radicalizzazione.Insieme ai massimi rappresentanti delle istituzioni del mondo politico, religioso e civile, scendiamo in piazza in questa grande mobilitazione popolare in difesa dei nostri valori comuni.Vi aspettiamo!"
Ci saranno sicuramente i massimi (ma sarebbe meglio dire infimi) rappresentanti delle istituzioni del mondo politico, religioso e civile, gli unici a difendere i valori del sionismo: nazionalismo, odio, menzogna, vittimismo, sterminio, ladrocinio... e chi più ne ha più ne metta.
In testa ci sarà sicuramente Bruno Vespa che, ostentando il suo ultimo aborto letterario ci spiegherà che quanto fatto dai miliziani di Hamas a Gaza il 7 ottobre non ha eguali nella storia dell'umanità, tanto da fargli dire (Quarta Repubblica, 27 novembre) che persino i nazisti al loro confronto hanno commesso i loro crimini senza giungere allo stesso livello di efferatezza! Chissà come avranno accolto la sua dichiarazione a S. Anna di Stazzema o a Marzabotto.
Peccato però per Vespa che i miliziani di Hamas, se effettivamente si sono resi colpevoli di tutto quello di cui vengono accusati, non avrebbero fatto altro che ripetere ciò che gli ebrei divenuti da poco israeliani avevano iniziato a fare subito dopo il 1948 a partire dalla strage di Deir Yassin:
- www.haaretz.com/israel-news/2017-07-16/ty-article-magazine/testimonies-from-the-censored-massacre-at-deir-yassin/0000017f-e364-d38f-a57f-e77689930000
- www.haaretz.com/israel-news/2021-12-09/ty-article-magazine/.highlight/classified-docs-reveal-deir-yassin-massacre-wasnt-the-only-one-perpetrated-by-isra/0000017f-e496-d7b2-a77f-e79772340000
Perché utilizzare il termine sionisti? Perché gli ebrei, veri, professano una religione, mentre i sionisti si fanno scudo di una religione, quella ebraica, per supportare il nazionalismo... un po' come accade a casa nostra con quegli sgangherati che parlano di dio, patria e famiglia, che, per fortuna, sono - per il momento - un po' meno pericolosi.
Crediti immagine: twitter.com/JoahSantos/status/1726070493831115059/photo/1