Questa mattina Alarm Phone allertava il Comando delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera italiana e le Forze Armate maltesi (AFM) sulla presenza di un'imbarcazione in difficoltà con 80 persone a bordo in SAR maltese individuata poi dal Moonbird, velivolo Sea-Watch, a 51 miglia nautiche da Lampedusa in forte disagio per le condizioni del mare. La prima nave a raccogliere la richiesta di soccorso è stata il mercantile Chembulk Barcelona.
Questo è l'ultimo degli eventi sulle rotte mediterranee dei flussi migratorie con partenza principalmente dalle coste Libiche, seppure con sciami di piccole imbarcazioni provenienti anche dalle coste tunisine, che impegnano quotidianamente le poche imbarcazioni di ricerca e soccorso italiane a largo di Lampedusa della Guardia costiera italiana anche supportata dai Carabinieri. Ricordando:
- i discussi interventi della Guardia Costiera libica che il 30 giugno si era spinta fino a quasi 30 miglia nautiche da Lampedusa violando regole di ingaggio per inseguire un natante di migranti con la vedetta Bigliani 648 Ras Jadir - ex imbarcazione della Guardia costiera italiana donata dall'Italia nel maggio 2017;
- la documentata presenza della 648 Ras Jadir in SAR maltese anche nei giorni successivi l'inchiesta aperta dalla Marina militare libica;
- la dichiarazione dell'Ammiraglio Fabio Agostini, Comandante Operativo EUNAVFOR MED IRINI, come riportato da Avvenire il 6 luglio "la Guardia costiera libica non è più sotto il controllo dell’Europa e dell’Italia, tuttavia sostenendo che dal 2016 al 2019, quando i guardacoste erano stabilmente sotto il controllo e l'addestramento italiano, si era registrato un sostanziale cambio di passo riguardo della gestione degli eventi Sar e al trattamento dei migranti soccorsi";
- le storie raccapriccianti di alcuni dei naufraghi soccorsi dalla Ocean Viking, fuggiti dai centri di detenzione libici dopo mesi di abusi e violenze fisiche;
- La testimonianza di SOS Mediterranee che il 6 luglio dichiarava di aver soccorso naufraghi senza coordinamento da parte delle autorità preposte al SAR e di aver avvistato resti di imbarcazioni intercettate dalla Guardia costiera libica in acque maltesi;
- La memoria firmata da ActionAid, Amnesty International, Medici Senza Frontiere e Human Rights Watch e presentata il 7 luglio alle commissioni congiunte esteri e difesa di Camera e Senato;
The Intruder News aderisce all'evento LIBIA: UNA BENDA PER NON GUARDARE? in programma domani a Roma - piazza Montecitorio - alle 17.00, con la diffusione di alcune delle criticità riscontrate nel Decreto Missioni che il Governo approverà il 15 luglio relativamente al rinnovo dei finanziamenti, di risorse e supporto tecnico alla Libia.
L'evento è organizzato dalle maggiori organizzazioni non governative operative nelle zone SAR (Ricerca e Soccorso) e supportato da oltre 100 associazioni e organizzazioni ugualmente attive e impegnate nell'emergenza migranti, che richiedono una revisione degli accordi Italia Libia per quanto riguarda l'estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate, il ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso e il riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ONG nelle attività di SAR e su territorio libico.
Pagina ufficiale dell'evento: https://www.facebook.com/events/975340489889972