Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l'Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell'Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall'interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano.Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.

Questo è quanto ha dichiarato oggi il professore ordinario di Storia dell'arte moderna e rettore dell'Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari. 

Sono ormai due giorni che su giornali e tv (dove addirittura compaiono in video giornaliste vestite a lutto!) non si parla d'altro al di fuori della morte di Silvio Berlusconi e lo si fa illustrando Silvio Berlusconi come esempio da seguire per quello che ha fatto per l'Italia... Un assurdo. 

Ed il fatto che in tanta mielosa ipocrisia ci sia, per fortuna, qualche voce fuori dal coro che non dimentichi quale sia la realtà delle cose è giusto e doveroso farlo presente e sottolinearlo. Bravo Montanari.