Zenit, Sochi, CSKA e Dinamo di Mosca si erano rivolte al TAS (o CAS, il Tribunale arbitrale dello Sport) perché imponesse all'Uefa di rivedere la decisione di escluderle dalle competizioni europee. Un ricorso era stato presentato anche dalla Federazione russa, in questo caso sia  contro la Fifa che contro la Uefa, per avere escluso la sua nazionale dal poter partecipare ai tornei internazionali.

Dopo aver sentito le parti il 5 e l'11 luglio, il TAS ha comunicato la propria sentenza, confermando l'esclusione delle squadre russe da qualsiasi torneo europeo o extra europeo.

"Il collegio - si legge tra le motivazioni - ritiene sfortunata la circostanza che le attuali operazioni militari in Ucraina, delle quali le squadre di calcio, i club e i giocatori russi non hanno alcuna responsabilità, abbiano, per decisione di FIFA e UEFA, un effetto negativo su di loro e sul calcio russo in generale, ma tali effetti sono stati compensati, secondo il punto di vista del collegio, dalla necessità di uno svolgimento sicuro e ordinato degli eventi calcistici per il resto del mondo".