Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, insieme ai segretari di Stato e Difesa, è stato citato in giudizio in un tribunale della California per complicità nel genocidio perpetrato da Israele nella Striscia di Gaza dalla Ong Defense for Children International Palestine:

Secondo l'accusa, il presidente degli Stati Uniti Biden, insieme al segretario di Stato Blinken e al segretario alla Difesa Austin, non solo non sono riusciti a esercitare la loro influenza per prevenire il genocidio in atto nella Striscia di Gaza, ma hanno pubblicamente e ripetutamente rilasciato dichiarazioni di sostegno incondizionato alle azioni del governo israeliano, supportato anche tramite la fornitura di assistenza finanziaria e militare.

Inoltre, pubblicamente, hanno ripetutamente affermato che Israele non ha "linee rosse" in relazione al conflitto in atto, minando al contempo gli appelli globali per un cessate il fuoco. Nel 2023, come ogni anno, il governo degli Stati Uniti ha fornito a Israele 3,8 miliardi di dollari in finanziamenti militari senza che il loro uso fosse condizionato a restrizioni.

Da quando il governo israeliano ha bombardato indiscriminatamente i palestinesi a Gaza il 7 ottobre, gli imputati hanno chiesto l'approvazione del Congresso per fornire a Israele ulteriori 14,1 miliardi di dollari in materiale militare, schierando al contempo i gruppi da battaglia di due portaerei e aumentando la presenza militare americana nella regione a supporto di Israele.

L'accusa sostiene che le tre persone chiamate in giudizio, abbiano violato e stiano violando il diritto internazionale, comprese le norme codificate nella Convenzione sul genocidio del 1948 e nel corrispondente Genocide Convention Implementation Act (18 U.S.C. § 1091) approvato dal Congresso degli Stati Uniti nel 1988.

I tre sarebbero anche responsabili di aver violato l'articolo 25 dello Statuto di Roma, ma gli Stati Uniti si sono ben guardati dal riconoscerlo, per cui i presunti criminali Biden, Blinken e Austin potrebbero essere perseguiti dalla Corte Penale dell'Aia, ma non da un tribunale degli Stati Uniti.

Con la citazione i querelanti - insieme a Defense for Children International Palestine vi sono anche cittadini americani di origine palestinese - hanno presentato anche una mozione preliminare  di ingiunzione in cui chiedono al tribunale di emettere un'ordinanza che vieti qualsiasi ulteriore sostegno militare e diplomatico degli Stati Uniti al governo israeliano mentre il caso viene preso in esame.

La cittadina statunitense Laila al-Haddad, una delle querelanti, ha perso cinque parenti a Gaza da quando Israele ha lanciato i suoi attacchi. La sua dichiarazione rivela, senza bisogno di ulteriori spiegazioni, le responsabilità della triade sopra citata:

"Ho pagato perché Israele uccidesse i miei cugini e mia zia", ha detto ad Al Jazeera. "Sono stati i soldi delle mie tasse a farlo, a mandare quelle bombe in Israele per uccidere la mia famiglia. E quindi sento che io e tutti gli altri contribuenti americani abbiamo il dovere di ritenere responsabile [del genocidio] il nostro governo e i nostri funzionari eletti".




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