Ogni giorno che passa continua ad aumentare il numero dei morti dell'incendio che nella California del Nord ha devastato la contea di Butte.

63 vittime è l'ultimo bilancio fornito dalle autorità. Ma il caos intorno alle persone scomparse è totale: l'ultima lista aggiornata ne indica 631. Naturalmente, è probabile che molte di queste, semplicemente allontanatesi dai luoghi dell'incendio, non sappiano di essere state considerate disperse e non hanno pensato di contattare chi si occupa dei soccorsi per comunicare che stanno bene.

Il numero degli sfollati è di circa 52mila persone che hanno trovato alloggio in strutture di ospitalità messe a disposizione dello Stato, in case di amici e parenti, in motel e persino in campi di fortuna, anche allestiti nei parcheggi dei centri commerciali.

Il bilancio degli edifici, comprensivo delle abitazioni, andati distrutti è di 9.800.

Giovedì, l'estensione del Camp Fire, questo è il nome dato all'incendio, si è ridotta e può essere considerato sotto controllo, ma è ancora presto per consentire di tornare alle loro abitazioni coloro che ancora una casa ce l'hanno.

La qualità dell'aria risente ancora delle conseguenze del fumo, tanto che venerdì le scuole di Sacramento sono state chiuse.

L'altro incendio che si è sviluppato a sud della California, in un'area ad ovest di Los Angeles, è in via di spegnimento, dopo aver distrutto quasi 550 case, oltre a numerosi altri edifici. Almeno tre i decessi.