Università Pegaso, SAE Institute e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti insieme per “Artificial Creativity”, convegno.

 Secondo una recente indagine di Goldman Sachs Research, entro il 2033 la crescita del prodotto interno lordo si aggirerà intorno al 7% grazie all’impatto positivo che l’Intelligenza Artificiale, sempre più integrata nella vita quotidiana, avrà sul sistema economico. La ricerca nell’IA sta proseguendo rapidamente, coinvolgendo sia le discipline ingegneristiche che umanistiche, ma anche quelle che riguardano l’arte, la cultura e l’autorialità.  

Da queste premesse prenderà il via il prossimo 28 giugno "Artificial Creativity: Looking at the Future of Digital Culture", il convegno internazionale di 2 giorni promosso dall'Università Digitale Pegaso, in collaborazione con SAE Institute e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti presso il campus SAE Institute di Milano.

Un’occasione per riflettere sul ruolo dell'Intelligenza Artificiale (IA) nella creatività umana che vedrà eminenti studiosi, ricercatori e professionisti del settore confrontarsi su temi cruciali legati all'impiego delle tecnologie nelle pratiche artistiche e culturali. 

Durante l’iniziativa, verranno anche presentati i risultati delle indagini condotte nel corso dell’ultimo anno dal Centro di Ricerca in Digital Humanities dell'Università Digitale Pegaso, sotto la guida della prof.ssa Alessandra Micalizzi centrate sulla ricostruzione del percepito e delle pratiche intorno all’uso dell’AI nelle produzioni creative. 

Il programma prevede, in particolare, cinque panel tematici, ognuno focalizzato su un aspetto specifico del dibattito. Il primo, "Creative Narrative: Text, Hypertext and Digital Plots", esplorerà le narrazioni creative nell'era digitale. La seconda tavola rotonda, "Artificial Imaginary: Narratives, Culture and Counterculture about AI", affronterà le narrazioni e le culture emergenti legate all'intelligenza artificiale. Il terzo panel, "Machine and Language: Models, Interaction Issues and Learning", discuterà i modelli di linguaggio e le problematiche di interazione. Il quarto, "Artificial Music: Limits, Opportunities and Perceptions", si concentrerà, invece, sulla musica artificiale e le sue implicazioni. Infine, l’ultima sessione, "New Gaze Era: Digital Images, Visual Effects and Audiovisual Products”, analizzerà l'era delle immagini digitali e degli effetti visivi.

Durante l’iniziativa, verranno anche presentati i risultati delle indagini condotte a maggio dal Centro di Ricerca in Digital Humanities dell'Università Digitale Pegaso, sotto la guida della prof.ssa Alessandra Micalizzi. Il gruppo di ricerca è composto dal prof. Giuliano Cenati, dalla prof.ssa Anna Rinaldin, dalla prof.ssa Gilda Policastro, che afferiscono all’area umanistica, dal prof. Leonardo Galtieri, che copre l’area informatica, dalla dott.ssa Teresa Savoia, pedagogista sperimentale, da Fabio Pelagalli, Course Leader dei Bienni Specialistici dell’Area Communication and Graphic Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e PhD Student in Learning Sciences and Digital Technologies insieme a Sara Selmi e Gaia Turconi, da Lara Balleri e Francesco Epifani, afferenti al dottorato in Digital Humanities di Pegaso, ed infine da Federico Ambruosi, specializzando al conservatorio di Milano e alumni di SAE Institute in produzione audio. 

 

Nella seconda giornata, la manifestazione sarà arricchita dalla presentazione di opere realizzate da artisti, visionari e studenti, frutto della sinergia tra creatività umana e intelligenza artificiale, e vedrà la partecipazione di autorevoli figure che illustreranno il processo di contaminazione tra tecnologia e arte. 

 

Tra i partecipanti saranno presenti: Giusy Caruso, docente presso l’Accademia di Anversa, Francesco D’Isa, filosofo, digital artist e docente presso LABA, Bruce Sterling, docente European Graduate School, organizzatore di Share Festival di Torino, Jasmina Tesanovic, attivista, artista, autrice e giornalista,  Giorgio Vallortigara, professore ordinario dell’ Università di Trento e Lev Manovich, uno dei pensatori contemporanei più noti sul tema, in dialogo con Pierpaolo Limone, rettore dell’Università Pegaso. 

 

La conferenza “Artificial Creativity”, inoltre, si inserisce all’interno di un importante progetto di ricerca inter-accademica finanziato attraverso i fondi PNRR del MUR che vede la partecipazione di NABA come ente capofila, di SAE come partner di progetto e di Università Telematica Pegaso come partner associato: “P+ARTS. Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability”. Nato con l’intento di costituire un consorzio multi-disciplinare per la ricerca artistica e focalizzato anche sulla costituzione di un framework di dottorato dedicato alle discipline AFAM  - uno dei primi in Italia e altamente innovativo per la sua attenzione alle nuove tecnologie, in piena linea con gli ambiti di ricerca delle Digital Humanities – il progetto è dedicato alla creazione di un ecosistema artistico italiano di eccellenza basato sull’interdisciplinarità, internazionalizzazione e ricerca. P+ARTS è un progetto biennale dedicato alla creazione di un ecosistema artistico italiano di eccellenza basato sull’interdisciplinarità, internazionalizzazione e ricerca. Immaginato come vettore di unificazione tra discipline e aree geografiche, questo innovativo driver di trasformazione riunisce otto enti di Alta Formazione Artistica (NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Fondazione Accademia Teatro alla Scala, Accademia di Belle Arti di Napoli, Conservatorio di Milano, Accademia di Belle Arti di Bari, Conservatorio di Matera, IAAD, SAE Institute) e due Università Pubbliche (Politecnico di Bari e Università di Bolzano).