Serie A, Inter-Genoa 2-1: nerazzurri a +15 sulla Juve

Nona vittoria consecutiva per l’Inter in campionato nel posticipo del Meazza contro il Genoa. Finisce 2-1: nerazzurri in vantaggio alla mezz’ora con Asllani, raddoppio dopo 8 minuti di Sanchez che trasforma un rigore contestatissimo concesso per una scivolata di Frendrup su Barella. Nella ripresa Vasquez accorcia le distanze e tiene il match aperto fino al triplice fischio. Adesso diventano 15 i punti di vantaggio dell’Inter sulla Juventus seconda in classifica.


Italia senza Berardi a Euro 2024, emergenza totale in attacco per Spalletti

L’infortunio di Berardi ha interrotto bruscamente i progetti azzurri di Domenico Berardi e complicato ulteriormente i piani di Luciano Spalletti in vista di Euro 2024. Già alle prese con una rosa senza bomber di razza, per il ct ora in attacco l’emergenza è totale. Al netto di Retegui, Scamacca, Immobile e Belotti che si giocheranno il posto di prima punta, dopo l’infortunio di Berardi, adesso anche l’out di destra offensivo è diventato un rebus. Un problema da affrontare in tempi brevi per capire la direzione da prendere e individuare gli uomini giusti su cui puntare o scommettere agli Europei in Germania.

Alternative alla mano, in vista di Euro 2024 ci sono quattro giocatori in pole per prendere il posto di Berardi: Politano, Raspadori, Chiesa e Orsolini. I primi due Spalletti li conosce alla perfezione dopo l’esperienza a Napoli e ha già testato la loro potenzialità e i loro limiti. Il ct sa esattamente cosa aspettarsi da entrambi e come piazzarli nel suo scacchiere a seconda delle necessità. Per movimenti e caratteristiche fisico-tecniche, tra i due Politano sembra il più attrezzato per sostituire Berardi a destra, ma anche Raspa può giocarsi le sue chance se dovesse servire più cattiveria sottoporta, imprevedibilità e dinamismo durante i match.

Nelle gerarchie di Spalletti inoltre non va poi sottovalutata la candidatura di Orsolini. L’esterno rossoblù è uno dei leader e dei protagonisti dell’incredibile cammino in zona Champions del Bologna di questa stagione e nella formazione di Thiago Motta occupa esattamente la stessa posizione di Berardi. Dettaglio che nell’Italia di Spalletti lo mette in lizza per un posto da titolare in un eventuale 4-3-3 o un 4-2-3-1.

Capitolo Chiesa. L’attaccante della Juve in questa stagione non sta brillando e di solito preferisce partire da sinistra per accentrarsi e andare al tiro. All’occorrenza può ovviamente giocare anche a destra in maniera efficace, ma in questo momento per l’ex Fiorentina sembra più complicato un suo utilizzo da quella parte.

Infine le sorprese. Detto che i quattro nominati fin qui sono un gradino sopra nelle gerarchie del ct azzurro da un punto di vista tecnico-tattico, sullo sfondo ci sarebbero poi anche le alternative Baldanzi, Zaccagni e Zaniolo. Per tutti e tre le chance di prendere il posto di Berardi sono più difficili, ma non impossibili.


Volata Champions: per la Roma ostacolo calendario, il Napoli spera nel ranking

70 punti. Basterà tale quota per garantirsi un posto nella prossima Champions League. Chi lo dice? Max Allegri e lui, su queste cose, non sbaglia quasi mai. Il tecnico livornese sui conti è una certezza: stabilito il punteggio minimo, c’è una variabile impazzita che può regalare il paradiso a un altra italiana, ossia il quinto posto. Su questo fronte però, è tutto ancora da accertare: l’Italia nel ranking è avanti a Inghilterra, Francia e Spagna e molto dirà il ritorno degli ottavi della competizione dalle grandi orecchie. In tante ci sperano e così la lotta per i primissimi posti è infuocata. Se Juve e Milan godono di un discreto vantaggio, dietro c’è bagarre vera: dal Bologna al Napoli ci sono sei squadre in 11 punti. Undici come le giornate che mancano al gong: può succedere ancora di tutto.

Non siamo davanti a una frase fatta, visto che Roma e Napoli, ad esempio, date per spacciate fino a poche settimane fa, sono in clamorosa risalita. Gli arrivi, rispettivamente di De Rossi e Calzona, hanno dato i frutti sperati, sebbene ci sia il calendario a spaventare entrambi. I giallorossi devono ancora affrontare Fiorentina, Lazio, Bologna, Juve, Atalanta e appunto Napoli: incroci pesantissimi. Pure il percorso degli azzurri non è da meno: all’orizzonte ecco arrivare Inter, Atalanta, Bologna e Fiorentina. Inutile sottolineare come gli scontri diretti faranno la differenza. Al pari del fattore Europa: entrambe sono ancora impegnate nelle coppe.

Chi non ha questo ‘problema’ è Thiago Motta, quarto se il campionato finisse oggi: il Bologna, seppure la poca esperienza a certi livelli, sta stupendo tutti: è reduce da sei vittorie di fila, l’ultima al cospetto del maestro Gasperini. Quest’ultimo sembra dare più importanza all’Europa League: l’Atalanta è in discesa anche se il divario dalla quarta posizione è recuperabile: cinque i punti di stacco. Uno in più della Roma ferma a quota 47.
Chi realisticamente deve sperare nel quinto è posto il Napoli salvo clamorosi filotti: ha 43 punti, otto in meno del Bologna. Stesso discorso per Fiorentina e Lazio, ancora più attardate: per i biancocelesti sarà spartiacque la sfida di martedì col Bayern Monaco. I viola pure, hanno nella testa la Conference League. Juve e Milan invece, come detto sopra, godono di una grande tranquillità: a loro basterà davvero fare solo il compitino.

BAGARRE CHAMPIONS, LA SPECIALE CLASSIFICA

Juventus  57
Milan  56
Bologna  51
Roma  47
Atalanta  46
Napoli  43

Barcellona, verso il Napoli infortuni per De Jong e Pedri

Brutte notizie per il Barcellona. Nel corso del match contro l’Atletico Bilbao, Frenkie de Jong ha messo male la caviglia destra e ha dovuto lasciare il campo in barella, al 26′. Poco dopo anche Pedri è stato costretto a chiedere il cambio (probabilmente per un fastidio muscolare) e si è seduto in panchina dolorante. Il Barcellona affronterà il Napoli in Champions League il prossimo 12 marzo.

Siebert arbitrerà Sporting Lisbona-Atalanta

Sarà il tedesco Daniel Siebert ad arbitrare Sporting Lisbona-Atalanta, gara valida per gli ottavi di Europa League che si giocherà mercoledì. Al Var ci sarà Bastian Dankert, Avar Christian Dingert. Quarto uomo sarà Daniel Schlager, assistenti saranno Jan Seidel e Rafael Foltyn.

Ciclismo, Parigi-Nizza: seconda tappa a De Kleijn

Grande vittoria di Arvid De Kleijn e grande festa per la Tudor Procycling Team sul traguardo della seconda tappa della Parigi-Nizza, la Thoiry-Montargis di 179 km. L’olandese, perfettamente pilotato dal treno guidato da Matteo Trentin, ha preceduto il giovane neozelandese Laurence Pithie della Groupama FDJ con l’altro olandese Dylan Groenewegen al terzo posto. Decimo posto di giornata per Matteo Sobrero della Bora Hansgrohe.


Indian Wells, Sinner insidia il n.2 Alcaraz

I top player del tennis mondiale stanno convergendo sugli Stati Uniti per partecipare all’accoppiata di Masters 1000 che li impegnerà per tutto il mese, prima a Indian Wells, al via da mercoledì prossimo, e quindi a Miami. Tra loro c’è in primis Jannik Sinner che si ripresenta in California con un nuovo ruolo e diverse aspettative rispetto a solo un un anno fa, quando era n.13 al mondo e perse in semifinale con Carlos Alcaraz. Il campione dell’Open d’Australia occupa ora la posizione numero 3, insidia la n.2 occupata dallo spagnolo campione uscente e al momento sembra il più in forma tra i contendenti, che principalmente sono Novak Djokovic, lo stesso Alcaraz e Daniil Medvedev. Il sorteggio in programma nella notte italiana dirà qualcosa in più sullo sviluppo del torneo ma da come è articolato Sinner non affronterà nè il serbo nè lo spagnolo prima della semifinale e Medvedev solo in finale. Un possibile incrocio fascinoso nel primo match è quello con Rafa Nadal, atteso al rientro nel torneo californiano dopo tanti problemi fisici grazie al ranking protetto. Da seguire in chiave classifica sarà anche il percorso di Alcaraz, che per essere certo di restare n.2 deve rivincere il torneo, imporesa riuscita solo a Djokovic nel triennio 2014-2016. Lo spagnolo è reduce dal ritiro a Rio per un infortunio ad una caviglia ma afferma di essere guarito e di essere pronto a ripartire dopo un periodo non brillantissimo, negando di ritenersi frustrato per non aver vinto nessun torneo dopo Wimbledon: “La gente pensa che se non vinci titoli sia brutto, ma non è così. Quest’anno ho iniziato con buone sensazioni in Australia, poi a Baires non ho dato il meglio e l’infortunio a Rio è stata una cosa inaspettata ma che può succedere”, ha detto Alcaraz a margine del match esibizione con Rafa Nadal giocato la scorsa notte a Las Vegas. Un assaggio di quel che lo aspetta per il vincitore di 22 slam, a lungo lontano da campi per tanti problemi fisici: “Mi sono sentito molto meglio del previsto, ma il livello del tennis è una cosa, la paura degli infortuni un’altra. Spero quindi di uscire indenne da Indian Wells e poi vorrei giocare a Montecarlo”, ha affermato.  Oltre a Sinner, la pattuglia italiana comprende altri cinque giocatori nel torneo maschile: Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli, fresco di nuovo best ranking al n.62, e Fabio Fognini, che ha ottenuto una wild card. Inseguono un poi posto nel tabellone principale tramite le qualificazioni Federico Gaio, Luca Nardi, Andrea Vavassori.


Moto Gp, Bagnaia rinnova fino al 2026 con la Ducati

Bagnaia ha rinnovato con la Ducati per altre due stagioni, correrà con la “Rossa” in MotoGP anche nelle stagioni 2025 e 2026. Una storia d’amore iniziata nel 2019 con il team satellite Pramac e proseguita nel team factory, con cui ha vinto due titoli (2022 e 2023): “Sono contentissimo di poter continuare a correre con la squadra dei miei sogni, è un onore per me”. La stagione 2024 scatta questo weekend in Qatar.

Il binomio tra Francesco Bagnaia e la Ducati è un mix vincente che ha riportato la casa di Borgo Panigale in testa sia nel Mondiale piloti, sia nel Mondiale costruttori. Un amore iniziato nel 2019, con l’arrivo di Pecco nel team satellite Pramac, e proseguito nel corso degli anni con la “promozione” nel team factory arrivata nel 2021. Bagnaia era chiamato a sostituire una leggenda della Ducati come Andrea Dovizioso, una missione che Pecco ha centrato in pieno, riuscendo a vincere due titoli consecutivi nel 2022 e nel 2023. Alla luce di questi splendidi risultati, era prevedibile che la storia tra il 27enne di Torino e la “Rossa” sarebbe andata avanti. E infatti lunedì 4 marzo è arrivata la notizia ufficiale del rinnovo: Bagnaia ha prolungato il proprio contratto con la Ducati per altri due anni, ovvero per le stagioni 2025 e 2026 (il precedente contratto scadeva al termine del Mondiale 2024, che scatta questo weekend in Qatar, da seguire tutto in diretta su Sky Sport MotoGP). Per Pecco è il modo migliore di iniziare la stagione 2024, senza pensieri, ancora una volta con il numero 1 sulla carena.