Ci si attrezza contro l'imprevedibilità del virus che ci porta via i nostri cari da un momento all'altro.

Allora via agli stazionamenti davanti agli ospedali, alle urla di incoraggiamento mentre dentro c'è chi combatte con le unghie e con i denti una vera e propria guerra.

La mente va verso quegli abbracci non dati, rimandati, perché i baci e gli abbracci non sono roba da uomini, perché c'è sempre tempo, perché l'orgoglio maledetto non ci consente di lasciarci andare.

Intanto, il tempo passa ma l'ultimo abbraccio si avvicina, l'ultimo abbraccio da persone orgogliose che fa da preludio a tanti altri abbracci pieni di affetto.