Politica

Matteo Renzi oggi si è candidato alle elezioni europee con il brand Il Centro: cosa c'è dietro?

Con buon anticipo, il senatore, conferenziere, consulente, scrittore, ecc. Matteo Renzi, questo lunedì ha organizzato una conferenza stampa  a Milano per annunciare al mondo che alle elezioni europee che si terranno il prossimo anno si candiderà anche lui sotto il simbolo de Il Centro, nel collegio del capoluogo lombardo. 

"Ci candideremo alle europee con il brand de Il Centro e non saremo soli: abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso. Il mio è un appello a tutti i dirigenti di Iv a mettersi in gioco. E il primo a mettersi in gioco sarò io, candidandomi al Parlamento europeo. Questo lo dico e lo faccio non perché uno sia alla ricerca di chissà quale ulteriore riga nel proprio curriculum, ma perché voglio affermare in nove mesi quello quello che nessuno sta affermando in Italia, ossia che c'è bisogno di dare una sveglia all'Europa sennò si va tutti a casa. L'Ue rischia di saltare. ...Scommetto su una maggioranza che vada tra Ppe e socialisti, senza Afd o gli estremisti di sinistra, senza Vox o i M5s. La stessa maggioranza che c’è stata adesso portando con la nostra famiglia un contributo che faccia stare l’Europa dalla parte del tavolo e non dalla parte del menu... se il Ppe volesse un accordo con i conservatori io sarei contrario. ... Se i conservatori vogliono entrare nella maggioranza Ursula vuol dire che si stanno rimangiando tutto. ...Abbiamo tutte le carte in regola per fare un bel lavoro, bisogna mettersi in campo per fare una bella battaglia. Nei prossimi nove mesi sono lotte senza quartiere".

Naturalmente, il senatore originario di Rignano sull'Arno nella conferenza stampa ha parlato come suo solito anche d'altro, che è però  inutile riportare, dato che solo la sua candidatura alle elezioni europee è la notizia principale. 

Quali considerazioni fare?

La prima è che Italia Viva, il suo partito, è più morta che mai e, soprattutto, non spendibile elettoralmente. Per tale motivo, Il senatore del contado fiorentino non avrebbe annunciato l'ennesima etichetta elettorale.

Non solo. Renzi non è riuscito a trovare neppure una persona che avesse un minimo di appeal e di riconoscibilità da mettere in lista e fare da traino al suo raggruppamento politico, in cui spera di includere qualche cespuglio parlamentare o aspirante tale. 

Viste le sue "amicizie" e "relazioni" con il mondo che conta, che lo mettono al centro della scena su giornali e tv, si è visto costretto a fare lui da traino per raccattar voti per cercare di ottenere almeno un risicatissimo seggio, che poi lascerà ad un suo burattino. Infatti, nel caso dovesse far parte del Parlamento europeo Renzi dovrebbe rinunciare ai milioni di euro che gli garantiscono l'assassino saudita Mohammed bin Salman Al Saud, oltre agli Agnelli e a tutti quelli con cui ha intrecciato relazioni d'affari in questi anni, sfruttando gli incarichi pubblici da lui ricoperti. Chi può crederci?

L'ultima considerazione, sicuramente la più importante, è "Renzi chi?"

A uno che fa e dice, più o meno sempre, l'esatto contrario di quanto aveva promesso, che politicamente è affidabile tanto quanto il nulla elevato a potenza e, infine, ha un seguito elettorale che non riesce neppure a sfiorare la soglia minima di sbarramento per le elezioni europee, perché i media danno tale spazio come se avesse dei numeri per poter incidere anche di una virgola sulle sorti politiche dell'Europa?

Perché?

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
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