Nonostante non sia più ministro da alcuni mesi, Matteo Salvini continua a non frequentare l'Aula del Senato cui è stato eletto. Dall'inizio della legislatura il numero delle sue presenze si attesta a poco più dell'1%. Va ricordato, però, che anche quando era ministro dell'Interno, ha brillato per la sua assenza... anche al Viminale lo hanno visto di rado.
E finora dov'è stato Salvini? In giro a promuovere se stesso... in strada, sui social, in radio e in televisione. Un'autopromozione finalizzata a ripetere in maniera ossessiva e pertanto estenuante i soliti ritornelli, di volta in volta riadattati alla cronaca politica del momento.
Nelle ultime settimane il senatore e segretario leghista era in tournée in Umbria, percorsa in lungo e in largo dalla mattina alla sera con eventi all'aperto e non, per promuovere alla presidenza della regione, alle prossime elezioni che si svolgeranno il 27 ottobre dopo che la ex presidente Marini (Pd) si è dimessa perché coinvolta in una inchiesta della magistratura sulla sanità, la candidata del centrodestra Donatella Tesei, sostenuta, oltre che dalla Lega e da un paio di liste civiche, anche da Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Sapranno gli umbri che alla presidenza della loro regione non è Salvini ad essere il candidato? Alcuni probabilmente no. L'importante però è che facciano un segno sul simbolo della Lega.
Sapranno gli umbri quale sia il programma per la regione che la candidata Tesei vuole mettere in atto una volta eletta? In questo caso non ci sono dubbi: la risposta è no.
L'importante è che votino a destra, come dice Salvini,
- perché così daranno una lezione di coraggio, orgoglio, onestà e trasparenza ai vari Di Maio, Zingaretti e Renzi,
- perché a sinistra pensano più ai banchieri che agli operai,
- perché bisogna pagare con il contante,
- perché il carcere per gli evasori non deve esistere,
- perché in Italia i porti non devono essere aperti (anche se nessuno li ha mai chiusi)...
Quale sia il programma del centrodestra per la regione Umbria è l'ultima cosa di cui Salvini parla... almeno nei "titoli" con cui fa propaganda nella regione.
In un mondo (politico) normale, Salvini dovrebbe essere in Senato a lavorare per gli elettori del proprio collegio (nel suo caso calabresi!) per promuoverne gli interessi all'interno del quadro della politica nazionale. Ma dato che Salvini del suo collegio se ne frega perché al prossimo turno elettorale si presenterà in decine di collegi e sceglierà quello più conveniente in base alla ripartizione dei seggi per aumentare il numero dei suoi rappresentanti in Parlamento, allora può permettersi di non andare in Senato e di vagabondare per il Paese ripetendo gli slogan della sua propaganda.
E sulla base di queste premesse, gli elettori umbri dovrebbero consapevolmente scegliere la candidata Tesei per guidare la loro regione!
Sull'altro versante, quello teoricamente di centrosinistra, Pd, Leu e 5 Stelle - con l'appoggio del premier Conte che non appartiene ad alcun partito e che fino a qualche tempo fa diceva di essere un presidente di garanzia - sostengono il candidato Vincenzo Bianconi, quasi certamente da considerarsi già in partenza vittima sacrificale da immolarsi sull'altare della propaganda sovranista.
Quello che però gli va riconosciuto è che, perlomeno, si è promosso per proprio conto o quasi, ad eccezione di qualche sporadica presenza dei leader delle varie forze politiche che lo appoggiano e che, a differenza di Salvini, bene o male che sia, almeno loro il compito per cui sono pagati cercano di svolgerlo.
Oggi, per presentare la legge di bilancio (!) e, allo stesso tempo, dare un contributo alla campagna elettorale del centrosinistra in Umbria (pur senza sbilanciarsi più di tanto), si sono recati all'auditorium San Domenico di Narni, insieme, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro degli Esteri e capo politico 5S Luigi Di Maio ed il premier Giuseppe Conte.
Di che cosa hanno parlato? Ovviamente della legge di bilancio e della sua bontà, sottolineando che un risultato negativo in Umbria non avrà conseguenze sul governo. Inoltre, in questo modo, Conte ha potuto anche dare il suo appoggio al candidato anti Salvini: "Io non sto facendo campagna elettorale, ma oggi sono orgogliosamente qui presente - ha detto il premier - perché nonostante gli impegni dell'incarico attuale tengo a offrire anche la mia testimonianza nella consapevolezza che qui in Umbria non si vota per il governo, ma è in atto un esperimento interessante. E' una sfida che richiede tempo, esprime un progetto per questa regione e delinea un futuro più verde delle colline di questa bellissima regione, più digitale e con più infrastrutture efficienti, ci sono obiettivi precisi e c'è una squadra nel caso di vittoria".
Come si può capire, anche in questo caso, che cosa voglia fare quella coalizione in Umbria e quale saranno i punti di programma del candidato alla presidenza Vincenzo Bianconi non è stato detto e non è stato ritenuto importante.
Ogni voto, in Italia, è sempre un referendum sul gradimento del governo... nonostante esistano le elezioni politiche con le quali gli italiani, di regola ogni 5 anni, sono chiamati ad esprimersi. Un segno di immaturità che sottolinea, anche se non ce n'era bisogno, lo stato comatoso della politica in Italia, sempre più lontana dalle istituzioni e sempre più vicina alle liti tra comari.