In Europa, i numeri della pandemia sono ormai fuori controllo e non è da escludere che già adesso il livello del contagio sia simile a quello a cui abbiamo assistito in primavera, con l'unica differenza che allora lo abbiamo monitorato esclusivamente in base ai ricoveri e ai decessi, dato che in quei giorni il numero di tamponi era molto basso.

Allora contagi e decessi sono stati contenuti tramite il confinamento delle persone nelle loro abitazioni. Entro due mesi è stato possibile abbassare il livello del contagio.

Passato il pericolo, tutti i leader europei hanno dichiarato che un nuovo lockdown non sarebbe stato possibile perché non più sostenibile economicamente (e forse anche socialmente).

Primo tra tutti nel dichiararlo, fu il presidente francese Macron.  Lo stesso Macron che mercoledì sera ammetteva che l'epidemia Covid in Francia aveva assunto una proporzione tale che, senza alcuna misura restrittiva, gli ospedali francesi sarebbero stati travolti dai ricoveri per Covid entro metà novembre. 

Quindi, da venerdì, in tutta la Francia riparte un lockdown che limiterà la circolazione delle persone, ma non impedirà  che le scuole (escluse le università) restino aperte, così come le fabbriche e gli uffici pubblici. Queste misure resteranno in vigore per almeno un mese.

Se ciò che Macron ha deciso possa essere sufficiente per fermare il contagio in Francia lo scopriremo presto, ma in base all'attuale diffusione del virus sembra abbastanza improbabile, anche se degli effetti positivi si spera siano comunque riscontrabili.


La Germania, che oggi ha registrato 16.774 nuovi contagi e 89 decessi, seguirà l'esempio della Francia. La cancelliera Angela Merkel si è presentata in Parlamento per annunciare un nuovo lockdown nel Paese a partire dal prossimo lunedì, ammonendo che l' inverno a venire sarà lungo e difficile. Le sue parole erano a tratti incomprensibili, soffocate com'erano dalle urla degli estremisti di destra. 

Le misure che verranno prese dalla Germania saranno ancor meno restrittive di quelle francesi, ma includeranno comunque la chiusura di ristoranti, bar, palestre e teatri.


Nel Regno Unito la situazione è altrettanto grave, con 24.701 nuovi casi e 310 decessi solo mercoledì. Uno studio indica che ad oggi quasi 100mila britannici ogni giorno contraggono il virus, a dimostrazione che le ultime misure adottate da Johnson con i suoi tre livelli di  confinamento in base all'andamento del contagio, da applicare localmente in aree ben definite, non servono a molto. Anche lì un nuovo lockdown appare inevitabile.

L'Italia si sta avviando nella stessa direzione.

In questo momento, in Europa, tutti i Paesi si trovano nella triste e imbarazzante situazione di dover imporre un nuovo lockdown, senza però avere le risorse per farvi fronte. Intanto il coronavirus, del tutto indifferente alle problematiche socio-economiche, continuerà a mietere nuove vittime.

L'economia finirà comunque per risentirne perché, al di là di ciò che alcuni dicono, con  centinaia di nuovi morti ogni giorno, nei bar e nei ristoranti, così come al teatro e al cinema, la gente smetterà di andare, restrizioni o non restrizioni.