"Scrivo questo post rivolgendomi in particolare alle tante persone che in questi anni e in questi mesi mi hanno seguita e a chi mi ha dato fiducia. Lo faccio accompagnata in primo luogo dall’emozione e dalla gratitudine per quanto abbiamo insieme vissuto. E con sguardo di speranza rivolto al tempo che si apre davanti a noi.È venuto il momento di riprendere il cammino del Terzo Polo, per onorare l’impegno che il mandato elettorale mi ha consegnato e rispondere alla responsabilità di quella fiducia.È l’impegno che il 25 settembre ci siamo assunti, quello di rianimare in politica un metodo di sintesi e ricomposizione, che superi il bipolarismo che ha bloccato il Paese troppo a lungo e sappia opporsi alle forze centrifughe e che tendono a dividere la realtà e le persone. Una realtà complessa che non può essere divisa in parti, ma che richiede uno sguardo e risposte di insieme e condivise. Perché condivise sono le grandi sfide di questo tempo. Così come uniche e non divise nella loro umanità sono le persone.Voglio contribuire a tracciare il cammino di un soggetto politico plurale, che sia sintesi di idee e tradizioni diverse, a partire da quella cattolico popolare e riformista che rappresenta la mia storia, e che di fronte a queste sfide sappia offrire una prospettiva comune. Non un luogo già delimitato e scritto, ma un processo da animare insieme, che aggreghi e connetta quelle straordinarie esperienze che sono presenti nel Paese e che vedono come protagonisti amministratori locali, cittadine e cittadini che vengono dal mondo del prepolitico, associazioni e terzo settore. Adesso è tempo di aprire strade, percorrerle e coinvolgere, non di occupare e delimitare spazi bloccandoli. Perché ogni spazio occupato e delimitato ha come conseguenza lo scontro tra un noi e loro. Non un incontro. E questo fa fallire i progetti comunitari, non li fa crescere.Non entrerò in Azione, ma lavorerò in ticket con Carlo Calenda, riprendendo il lavoro che abbiamo iniziato nella Federazione del Terzo Polo e portando a compimento quell’impegno. Un gioco di squadra, che promuova una leadership plurale e condivisa che superi il leaderismo. Ritrovo in questo anche Mara Carfagna e Mariastella Gelmini con cui abbiamo condiviso nel Governo Draghi un metodo nuovo per la politica che vogliamo riproporre come cifra, orientamento, stile e linguaggio nel nostro agire.Per me è una scelta coerente alle ragioni della mia storia politica, per cui sono e rimarrò sempre profondamente grata a Matteo Renzi in primo luogo e a tutta la comunità di donne e uomini di Italia Viva. Ma che proseguirà su una strada diversa da quella che Matteo ha scelto.L’Italia ha saputo fare grandi cose, trasformando i sogni di tutti in un obiettivo per tutti, quando ha saputo mettersi insieme in cammino. E una strada genera una storia quando diventa strada per tutti. Tracciamola e percorriamola insieme".

Questo è quanto ha pubblicato questa mattina sul proprio account social, Elena Bonetti, quella che, in passato, veniva presentata da Matteo Renzi come esempio di cosa fosse Italia Viva. 

Adesso, Elena Bonetti ha salutato il partito di Renzi, mentre lui continua a fare il "ganzo", andando nelle trasmissioni Mediaset a vendersi come ago della bilancia della politica italiana, dando pagelle a questo e a quel partito, annunciandone sconfitte e futuri disastri. 

In realtà è uno che alle elezioni ottiene un consenso tra il 2 e il 3 percento grazie agli editori amici che lo promuovo da mattina a sera su ogni media... e con il suo gruppetto di parlamentari, a seconda delle convenienze del momento, boccia o promuove questa o quella norma,  questo o quel partito.

Questa è l'idea di politica che ha Matteo Renzi, a cui da qualche anno ha associato anche una carriera imprenditoriale, facendo mille altri mestieri in palese conflitto d'interessi con la carica pubblica di senatore da lui ricoperta.

Ad Elena Bonetti c'è voluto un po' di tempo per capirlo e adesso ha fatto le valigie e se n'è andata.

A proposito, come ha accolto la notizia Carlo Calenda? Così:

"Felici di poter tornare a lavorare con Elena Bonetti alla costruzione di un grande fronte liberale, popolare e riformatore. Un progetto che era quello del Terzo Polo che abbiamo insieme guidato con passione e dedizione. Grazie a Elena per il coraggio e la coerenza. Avanti".

E che cosa hanno detto Matteo Renzi e Italia Viva?  Silenzio assoluto.