Il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell'atmosfera questa domenica alle 10:24 ora di Pechino, secondo quanto riferito dall'agenzia spaziale cinese. I detriti sono atterrati nell'Oceano Indiano in un'area definita dalle coordinate 72,47° est e 2,65° nord.
Quello che è ricaduto sulla Terra è lo stadio del lanciatore Lunga Marcia 5B che il 29 aprile ha portato in orbita il modulo principale della nuova stazione spaziale cinese. Il "cilindro" da 20 tonnellate, lungo più di 30 metri e dal diametro di 5, in una delle sue ultime orbite ha sorvolato la Sardegna e la Calabria, per spostarsi verso Est. Prima dell'impatto nell'Oceano Indiano dove si è inabissato vicino le Maldive, la traiettoria del razzo ha sorvolato l'Arabia Saudita.
In una nota di aggiornamento pubblicata alle 4:30 alle prime ore del mattino di domenica, la Protezione Civile aveva escluso che il razzo potesse cadere sul territorio italiano:
"Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B” è possibile escludere la caduta di uno o più frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio.
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con ASI e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato Operativo che era attivo in stretta reperibilità e ringraziando tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile, i partecipanti al tavolo tecnico e le regioni direttamente interessate per l’impegno e l’attenzione profusi in questi giorni".