EasyJet, compagnia aerea di voli low cost, martedì è diventato argomento di tendenza su Twitter a causa di una descrizione che avrebbe pubblicato con riferimento ad una delle sue destinazioni in Italia: Lamezia Terme.


Il condizionale è d'obbligo perché, chi scrive, sul sito di EasyJet, tale descrizione non è riuscito a trovarla. Non è però escluso che sia stata modificata e corretta.

Come era rappresentata la Calabria? Terra di mafia e terremoti, pertanto carente di turisti e, quindi, meta da prendere in considerazione per chi volesse approfittare di una vacanza in Italia senza dover contendersi con troppe persone quanto di bello, comunque, tale regione offre.

Lo stereotipo mafia e terremoti ha fatto un tantinello infuriare - il termine più corretto è un altro - molte persone che hanno espresso il loro disappunto - anche in questo caso il termine non è esattissimo - nei confronti dell'azienda britannica.

Nel caso quella apparsa su Twitter sia effettivamente la descrizione pubblicata da EasyJet, è chiaro che quel testo vada considerato come provocatorio - forse addirittura un errore di pubblicazione - e sicuramente sbagliato. C'è comunque un però su cui bisognerebbe riflettere.

Terremoti a parte, un aspetto che riguarda la geologia e oltretutto l'intera Italia (che tra l'altro - anche se appare un assurdo - deve anche ai terremoti una parte della bellezza dei suoi luoghi), il fatto che la Calabria, come regione, sia condizionata dalla mafia (in questo caso la 'ndrangheta) è un fatto. E tanta è la presenza della mafia, anche grazie alla politica (un problema che riguarda tutti i partiti), che tutto ciò che accade in quella regione finisce per esserne condizionato. 

Esistono dei calabresi che non si arrendono a tale idea... questo è sicuro. Però, chiunque abbia avuto un minimo di esperienza con la Calabria non potrà certo non aver avuto modo di "apprezzare" che le disfunzioni che caratterizzano molte regioni italiane in quella sono ben oltre la media. 

L'episodio, tempo fa, che ha visto un prefetto chiedere una tangente da nulla ad un piccolo imprenditore per fargli  ottenere ciò che gli era dovuto (una tangente da nemmeno mille euro chiesta da un prefetto che arriva a guadagnarne sei volte tanto ogni mese), è sintomatico di che cosa sia effettivamente la realtà calabrese oggi.

È chiaro che a nessuno piace sentirsi dire di appartenere ad una terra di mafiosi, ma allora se pensa di avere il diritto di doversi indignare, sarebbe opportuno che lo facesse ricordandosi che cosa accade, ad esempio, nell'alta zona costiera del Tirreno... anche quando va a votare.

E questo non riguarda solo il consenso ai partiti e ai politici locali, ma anche ai partiti e ai politici a livello nazionale che, pur di raccattar voti, non vanno tanto per il sottile, non disdegnando di affidarsi a personaggi il cui curriculum non è certo un cursus honorum... tutt'altro.

Non si può pretendere che i calabresi siano o diventino tutti eroi puntando il dito contro questo o quel mafioso, che localmente conoscono benissimo, ma perlomeno che inizino a non votare, sia per elezioni locali che per elezioni regionali, nel caso si rendano conto che liste e politici non siano degni di essere votati. Già questo sarebbe un passo avanti.

Naturalmente, i guai della Calabria sono anche i guai dell'Italia, sia perché la Calabria è una regione dell'Italia, sia perché in tutto il paese si ritrovano - forse meno visibili o meno accentuate - le stesse problematiche. 

Quindi, EasyJet ha pubblicato - se lo ha fatto - un contenuto che non doveva pubblicare, ma qualcosa di vero c'era eccome.