Covid al 9 luglio: 229 i nuovi casi di contagio, 12 i decessi. Al via la rete sentinella per verificare la presenza del coronavirus nelle acque reflue
229 i nuovi casi di persone contagiate dal coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, con il totale di coloro che hanno contratto il Sars-CoV-2 che adesso è di 242.363.
Il numero totale degli attualmente positivi è di 13.459, 136 in meno rispetto a ieri. Tra i positivi, 69 (2 in meno rispetto al dato precedente) sono in cura presso le terapie intensive, 871 (29 in meno) sono ricoverati con sintomi e 12.519 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi (106 in più rispetto a ieri).
Il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 193.978, in aumento di 338 rispetto al dato di mercoledì.
Oggi i morti sono 12 e portano il totale dei decessi a 34.926.
Il ministero della Salute ha comunicato che prende il via a luglio, a partire da alcune località turistiche, il progetto di sorveglianza epidemiologica di SARS-COV-2 attraverso le acque reflue urbane (SARI, Sorveglianza Ambientale Reflue in Italia).
Con il coordinamento tecnico-scientifico dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Coordinamento Interregionale della Prevenzione, Commissione Salute, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, una rete di strutture territoriali analizzerà la presenza di tracce di SARS-COV-2 nelle acque reflue a fini di monitoraggio preventivo sulla presenza del virus e la sua possibile propagazione in Italia.
Il progetto consentirà di acquisire indicazioni utili sull'andamento epidemico e sull'allerta precoce di focolai nelle prossime fasi dell'emergenza.
I campioni prelevati prima dell'ingresso nei depuratori dei centri urbani possono essere utilizzati come ‘spia' di circolazione del virus nella popolazione. Le prime analisi hanno già consentito di rilevare RNA di SARS-COV-2 in diverse aree del territorio nazionale nel corso dell'epidemia; inoltre, mediante indagini retrospettive su campioni di archivio, hanno rivelato la circolazione del virus in alcune aree del Nord in periodi antecedenti la notifica dei prima casi di COVID-19.
Il programma di lavoro si articola in due fasi:
la prima fase, su base volontaria e autofinanziata dai partecipanti al progetto, prenderà il via nel mese di luglio - sarà focalizzata su una rete pilota di siti prioritari, come le località turistiche.
la seconda fase, attivabile da ottobre sulla base delle risorse disponibili, prevede una rete di sorveglianza estesa a livello nazionale, focalizzata sugli aggregati urbani, con la possibilità di realizzare anche monitoraggi flessibili e capillari (come quartieri cittadini e siti di depurazione di aeroporti), funzionali alle necessità di prevenzione sanitaria delle diverse aree territoriali, in base agli scenari epidemiologici.