a cura di Maurizio Pezzati

Per secoli, sogni e specchi sono stati considerati portali verso altre dimensioni. Mentre la scienza cerca risposte nel cervello e nelle onde cerebrali, esoteristi e studiosi dell'occulto sostengono che durante il sonno si aprano varchi invisibili. Il momento in cui si dorme – in particolare tra la fase REM e quella ipnagogica – sarebbe quello in cui le “presenze” si manifestano con più facilità.

Ma cosa sono queste presenze? E perché così tanti racconti, da culture diverse, parlano di entità che emergono durante la notte?

Il legame antico tra specchi e mondo spirituale
Lo specchio è da sempre un oggetto intriso di simbologia. In molte culture, è considerato un portale. Gli antichi greci lo usavano per comunicare con gli spiriti dei defunti. Gli sciamani sudamericani lo impiegavano nei riti di visione. In alcune tradizioni asiatiche, gli specchi venivano coperti durante i lutti per evitare che l’anima del defunto restasse intrappolata.

La superficie riflettente è vista come una soglia: ciò che riflette non è solo il nostro volto, ma anche ciò che non vediamo con gli occhi.

I sogni come accesso al subconscio... o a qualcosa di più?
Dal punto di vista scientifico, i sogni sono l’elaborazione di pensieri, emozioni e stimoli vissuti durante il giorno. Ma chi studia il paranormale propone un’interpretazione diversa: il sogno è un viaggio astrale, un’esperienza extracorporea che permette di attraversare piani diversi della realtà.

In questa prospettiva, sogni ricorrenti, visioni notturne e presenze accanto al letto non sarebbero illusioni, ma incontri reali con altre forme di energia.

Testimonianze inquietanti: sogni, presenze e specchi
Molti racconti raccolti da esperti del paranormale presentano un elemento ricorrente: il risveglio improvviso con la percezione di una presenza nella stanza. In alcuni casi, le persone riferiscono di aver visto una figura allo specchio, pur essendo sole. In altri, la figura riflessa si muoveva indipendentemente da loro.

Una donna di Milano ha raccontato di aver sognato un bambino sconosciuto che le chiedeva aiuto. Al risveglio, passando davanti allo specchio, ha avuto la sensazione netta di vederlo riflesso per un istante. Nessun altro lo ha visto. Ma l’immagine le è rimasta impressa.

Psicologia o manifestazione paranormale?
Secondo la psicologia, questi fenomeni possono essere spiegati con la cosiddetta “paralisi del sonno”, uno stato in cui il corpo è immobile ma la mente è semi-cosciente. In questa fase, è frequente percepire presenze o vedere figure. La spiegazione razionale parla di allucinazioni ipnagogiche.

Tuttavia, chi studia l’esoterismo sostiene che proprio in quei momenti si aprono canali con dimensioni sottili. In altre parole, ciò che la scienza definisce illusione, per altri è reale.

Lo specchio nella camera da letto: cosa dice la tradizione
In molte scuole esoteriche, si sconsiglia vivamente di dormire con uno specchio rivolto verso il letto. Si dice che gli specchi assorbano e riflettano l’energia, e durante la notte, questa energia possa creare disturbi o addirittura “risvegliare” presenze.

Anche nel Feng Shui, antica arte cinese della disposizione degli ambienti, si consiglia di evitare specchi nella zona notte o di coprirli prima di dormire.

La visione del sogno nella tradizione mistica
Secondo alcune correnti esoteriche occidentali, il sogno è uno strumento di comunicazione tra il sé inferiore e il sé superiore, ma anche tra il mondo terreno e quello spirituale. Gli specchi, in questo contesto, diventano simbolo di riflessione dell’anima.

Chi pratica la meditazione notturna o l’“onironautica” – l’arte di controllare i sogni lucidi – afferma che lo specchio in sogno è spesso un punto di passaggio tra realtà parallele.

Esperimenti e ricerche sul campo
Negli ultimi anni, alcuni studiosi indipendenti hanno condotto esperimenti: dormire con uno specchio accanto al letto e tenere un diario dei sogni. In molti casi si è registrato un aumento di sogni intensi, sogni lucidi e – secondo alcuni – episodi di presunta attività paranormale (luci che si accendono, oggetti spostati, suoni inspiegabili).

Tuttavia, la comunità scientifica continua a negare qualsiasi collegamento oggettivo tra specchi e fenomeni inspiegabili, parlando piuttosto di autosuggestione.

Le domande che restano aperte
Perché alcune persone hanno esperienze ricorrenti di presenze notturne?
Perché lo specchio è presente in molti racconti legati all’occulto?
È solo un simbolo o ha davvero un ruolo funzionale nel fenomeno?
Le risposte non sono univoche. La linea tra suggestione e realtà resta sottile.

Il ruolo dell’intuizione
Chi ha vissuto certe esperienze tende a credere nella loro autenticità. Anche quando la razionalità propone alternative. E forse è proprio qui il nodo centrale: non sempre ciò che è reale si può spiegare.

L’intuizione, spesso messa in secondo piano, è uno strumento di percezione che va oltre i cinque sensi. Ed è proprio durante il sonno che si attiva con maggiore forza.


Sogni, specchi, presenze. Tre elementi che, se presi singolarmente, potrebbero sembrare innocui. Ma che insieme costruiscono un mosaico affascinante e inquietante. Che si tratti di illusioni notturne, fenomeni psichici o reali interazioni con dimensioni sconosciute, resta il fatto che il confine tra veglia e sogno, tra reale e irreale, è ancora oggi uno dei più misteriosi.

E forse, la prossima volta che vi sveglierete nel cuore della notte con la sensazione che qualcuno vi stia osservando dallo specchio, vi ricorderete di questo articolo.