Continuano a Gaza gli attacchi israeliani, con i bombardamenti che si fanno più intensi e pesanti, con forti esplosioni che si sentono distintamente a oltre dieci chilometri di distanza, come testimoniano i giornalisti di alcuni media occidentali che si trovano ad Ashkelon.

Dalla Striscia è sempre più difficile avere comunicazioni e per i corrispondenti che si trovano all'interno è complicato effettuare reportage. Nel pomeriggio, infatti, le comunicazioni wireless sono quasi completamente interrotte. I civili palestinesi non possono telefonare né dentro, né fuori dalla Striscia. Anche l'accesso a Internet non è disponibile.

Nessuno è in grado di dire se questo sia una conseguenza casuale dei bombardamenti o un'azione mirata dell'esercito israeliano in previsione dell'ingresso via terra nella Striscia.

Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato in prima serata, durante una conferenza stampa, che questa notte le forze terrestri allargheranno il raggio delle loro operazioni, aggiungendo ancora una volta che i residenti di Gaza City dovranno spostarsi a sud del Wadi Gaza. Questo "criminale" lo ha già detto in passato, facendo credere che il territorio a sud del Wadi Gaza fosse zona sicura. Invece i civili palestinesi sono stati bombardati e uccisi anche lì. 

"Nelle ultime ore - ha dichiarato Hagari - abbiamo aumentato gli attacchi su Gaza. L'aviazione attacca ad ampio raggio obiettivi sotterranei e infrastrutture terroristiche, in modo molto importante. In prosecuzione dell'attività offensiva svolta nei giorni scorsi, stasera le forze di terra amplieranno il loro raggio d'azione".

Il portavoce ha infine dichiarato che le forze di difesa israeliane stanno "operando attivamente in tutte le direzioni" per raggiungere i loro obiettivi militari.

Evidentemente i militari israeliani sono degli incapaci oppure dei puri e semplici terroristi, visto che a seguito di tale attività hanno praticamente raso al suolo e/o danneggiato la metà degli edifici di Gaza, oltre alle infrastrutture essenziali, quali, strade, tubature, reti fognarie, stazioni di pompaggio dell'acqua, ecc. 

Se i miliziani di Hamas si trovano al sicuro in una rete di tunnel di centinaia di chilometri, a che serviva allora radere al suolo la Striscia di Gaza e sterminarne i civili? 7.326 i morti finora accertati e 18.967 i feriti. Nel numero dei morti vi sono 3.038 minorenni, 1.726 donne, 397 anziani... e per metà sono minorenni anche coloro che fanno parte dei 1.650 dispersi da aggiungere al numero delle vittime. 

Tutti questi erano terroristi di Hamas? 

La domanda è da rivolgere non solo ai criminali israeliani registi del genocidio, ma anche ai leader criminali statunitensi e europei che, in qualità di complici, lo sostengono e lo applaudono.

Da aggiungere che tra i feriti, per l'ormai quasi assoluta incapacità di prestare soccorso da parte dei sanitari per l'assenza di medicinali e di elettricità negli ospedali, sono in tanti a rischiare la vita, mentre per i ricoverati collegati a macchine salvavita, a partire dai neonati nelle incubatrici, la morte è certa.

Mentre il massacro di civili è in atto, il Qatar è impegnato a negoziare un cessate il fuoco e un accordo per lo scambio di prigionieri, con trattative che Al Jazeera definiva in fase avanzata... almeno prima dei nuovi pesanti bombardamenti su Gaza.



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