Sempre più frequentemente le notizie seguono canali che portano a fare disinformazione e non informazione.

Ricordo una giornalista "arrabbiata" che voleva scrivere un articolo su di me e i "Metalli ferrosi"... si arrabbiò quando mi permisi di fare notare che si trattava di "metalli pesanti" e che sarebbe stato opportuno documentarsi prima. Non scrisse mai l’articolo sulla Terra dei Fuochi…

Se su un giornale si scrive qualcosa di diverso da ciò che è la realtà, è ovvio che l'informazione giunge errata alla gente che, oltretutto, già legge poco ed è distratta.

Oggi, ad esempio leggevo su un quotidiano, in riferimento al ricorso al Tar per l'aeroporto di Salerno, che l'opera certamente non porta inquinamento.

Possibile che chi scrive non abbia il buon senso di rendersi di conto di ciò di cui parla?

 Io credo che in ogni articolo dovrebbe esserci l'anima di chi scrive, e non la direttiva del partito, dell'amico politico e peggio ancora dell'ignoranza.

Se si scrive di diritto bisogna capire di diritto, se si scrive di scienza bisogna capire di cosa si tratta, documentarsi, andare a vedere gli altri cosa dicono, esprimere anche il proprio parere.

Purtroppo spesso la stampa "pilota le scelte e le idee della gente", ed ha in questo grosse responsabilità. Purtroppo sempre di più leggo titoli fuorvianti e scarse prese di posizione.

Molto evidente a mio giudizio è lo schierarsi sempre con "poteri forti" e imprenditori, specialmente se si parla di opere pubbliche, non sempre “Opere Pie”

E' un po' una vecchia storia, come quella tra indigeni e conquistatori... la notizia diventa tale se vincono i primi.

Spesso, purtroppo, gli indigeni sono quelli che non hanno accesso alla stampa, spesso non sanno scrivere e ancora peggio si fanno scrivere i pezzi.... Forse il giornalista vero dovrebbe calarsi nei panni del problema, studiare e preoccuparsi di capire di cosa parla.

 Su Ilva, ad esempio, sto leggendo di tutto e di più... ma nessuno che abbia documentato bene che cosa esista nell'aria e come la scienza lo definisca. Tutti conoscono il Pil, il contratto, lo scudo penale, la residenza del proprietario dell’Ilva e quanti miliardi possiede… magari anche le mogli… ma su quello che combinano davvero quegli inquinanti… poco… sempre troppo poco. Nessuno che faccia riferimento a qualche ricercatore che dice… che afferma… che racconta.

Stessa cosa per fonderie, inceneritori, aeroporti...

Si intervista ad esempio il sindaco che vuole l'opera (vedi l'esempio dell'aeroporto di Pontecagnano) e costui è ritenuto un autorità... politica ovviamente e non scientifica, a cui si permette di raccontare che non esiste nessun pericolo...   stessa cosa a Firenze e in parte anche a Taranto... ad Augusta e perché no? Nella terra dei fuochi: non ci sono problemi.

Mi chiedo: "Ma politici e amministratori che sono anche medici, di qualsiasi partito, sono divenuti sordi? Muti... o semplicemente "distratti" oppure sono stati banditi dalla politica e dalla vita pubblica in genere e segregati in qualche hospice o isola senza possibilità di vita di relazione?