Un'inchiesta svela le contraddizioni del Comitato Tecnico Scientifico (Cts).

Le registrazioni delle loro riunioni mostrano che, mentre in pubblico spingevano per vaccinare tutti con AstraZeneca definendolo "sicuro ed efficace", in privato discutevano apertamente dei rischi, in particolare per i giovani.

Sapevano che il numero di casi di trombosi tra i giovani era quasi il doppio rispetto alla media, ma questa informazione non è stata resa pubblica. Pur consapevoli dei rischi, spingevano per vaccinare tutti con qualsiasi vaccino disponibile, anche AstraZeneca, per "utilizzare tutti quelli che si hanno: li abbiamo comprati".

Le omissioni non erano solo pubbliche: il Cts evitava di mettere a verbale le discussioni sui rischi per timore di "scandalo". L'inchiesta pone interrogativi sulla gestione della pandemia da parte del Cts e sulla correttezza delle informazioni diffuse al pubblico.