È morto venerdì 22 settembre, all'età di 98 anni compiuti lo scorso 29 giugno, Giorgio Napolitano, undicesimo presidente della Repubblica dal 2006 al 2015. Nel 2013 Napolitano è stato il primo presidente italiano ad essere rieletto per il secondo mandato. Si è dimesso il 14 gennaio 2015, all'età di 89 anni. Era entrato alla Camera per la prima volta nel 1953, ed è morto da senatore a vita, come tutti i presidenti emeriti.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze.Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa.Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un’Europa sempre più autorevole e unita.Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro.La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione».