Procede normalmente l'anormalità rappresentata dalla guerra in Ucraina. Bollettini, bombe, atrocità, propaganda... si susseguono anche quest'oggi dopo un mese e mezzo dall'inizio dell'invasione russa, in attesa del nuovo tentativo di Mosca di dare una nuova spallata alla resistenza ucraina, stavolta a est e/o a sud.

Il ministero della Difesa ucraino ha portato a 19.300 il numero di soldati russi rimasti uccisi dal 24 febbraio. Inoltre, la Russia ha perso 722 carri armati, 1.911 veicoli corazzati da combattimento, 342 pezzi di artiglieria, 108 sistemi per il lancio di razzi, 55 sistemi di difesa aerea, 152 aerei, 137 elicotteri, 76 depositi di carburante e 7 navi.

Mentre a Odessa è in vigore il coprifuoco che durerà fino alla mattina di lunedì, 7 missili la scorsa notte hanno colpito la città di Dnipro, non interessando però zone residenziali. Missili anche nel sud, nell'area di Mykolayiv, dove fortunatamente non si sono segnalate vittime.

Sempre sul fronte militare, in un'intervista al Sunday Telegraph, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che l'alleanza, a causa della guerra di Putin, sta rivedendo i suoi piani con la pianificazione di una presenza militare permanente sul confine orientale, in modo da rispondere a qualsiasi futuro tentativo di possibili aggressioni da parte della Russia.

Nell'intervista, Stoltenberg ha anche dichiarato che il suo obiettivo è quello di garantire che altri alleati della NATO soddisfino il requisito minimo di contribuire all'alleanza destinando alla spesa militare il 2% del PIL.

La Russia, le cui perdite secondo fonti di intelligence occidentali oscillerebbero in una forbice tra 7mila e 15mila soldati, starebbe cercando di rinforzare il proprio effettivo con personale congedato dal servizio militare a partire dal 2012 anche dalla Transnistria, striscia di terra occupata da Mosca tra Moldavia e Ucraina.

Anche quest'oggi il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha fatto sapere che Kiev ha concordato nove corridoi umanitari, aggiungendo che rimarranno attivi fintantoché sarà garantito un cessate il fuoco da parte delle truppe russe.  I civili potranno uscire da Mariupol nell'oblast di Donetsk; Berdyansk, Tokmak, Energodar nell'oblast di Zaporizhzhia; Sievierdonetsk, Lysychansk, Popasna, Hirske e Rubizhne nell'oblast di Luhansk.

Infine, l'agenzia di stampa Reuters ha riportato la notizia (non ancora verificata) che nel villaggio di Buzova (nei pressi di Kiev), precedentemente occupato dai russi, sarebbe stata scoperta un'altra fossa comune contenente decine di persone.