Sono stati oltre 600 i razzi lanciati da Gaza che hanno colpito edifici ed abitazioni nel sud di Israele causando la morte di 4 persone ed il ferimento di altre 200.
Al lancio di razzi, l'esercito israeliano ha risposto con raid aerei e artiglieria i cui ordigni hanno causato tra i palestinesi 25 morti e oltre 150 feriti. Tra i palestinesi vittime dei bombardamenti, anche due donne incinte, una minore e un neonato. Secondo quanto riportato da Israele, sono stati 230 gli obbiettivi presi di mira dalle forze di Tel Aviv nella Striscia di Gaza.
In base a quanto dichiarato dal capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, responsabili del lancio dei razzi, come atto di resistenza del popolo palestinese agli attacchi israeliani del venerdì nei confronti dei partecipanti alla Marcia del Ritorno, sono state soprattutto le Brigate al-Qassam.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, successivamente confermato da funzionari palestinesi, lunedì è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, tramite la mediazione dell'Egitto, per porre fine all'escalation militare delle ultime ore.
L'inizio del cessate il fuoco è stato indicato a partire dalle 4:30 del mattino, ora locale. A conferma del fatto che sia entrato in vigore, alle 7:00 l'esercito israeliano ha annunciato che tutte le restrizioni per i residenti del sud di Israele erano state revocate, mentre il ministero dell'Istruzione ha dichiarato la riapertura delle scuole.