È fisiologico!

Ogni volta che si avvicina la bella stagione tutto si rallenta e anche la politica comunale è soggetta a subisce la stessa sorte. 

Ma a pensarci bene come fa a rallentare una cosa che già è ferma di suo? 

Già, perché a Perugia certe problematiche che riguardano da vicino il benessere dei cittadini sono in uno stato di stand-by da molto tempo per svariate ragioni ma, soprattutto, perché i Patres Conscripti comunali non riescono proprio a gestirli!

Parliamo di problematiche molto importanti quali la sicurezza urbana, la criminalità, lo stato del verde lasciato nella maggior parte a se stesso e lo stato di degrado ed incuria delle bellezze della città in generale.

Ma, in verità, c’è un importante distinguo da fare per quanto riguarda il “destino” delle suddette problematiche perché per esperienza, noi di “Perugia: Social City”, possiamo dire che la sorte non è uguale per tutti i suddetti problemi.

Prendiamo per esempio la criminalità e la sicurezza urbana.

Se si aspettassero i provvedimenti che non riesce a prendere la politica comunale, o quelli presi ma inefficienti, potrebbe fare più danni di quelli che produce se non ci fossero le Forze dell’Ordine a tenerli un poco a bada.

Altro problema? Il verde pubblico!

La maggior parte dei suoi trecento e più punti del verde pubblico del nostro territorio comunale vengono, sostanzialmente per mancanza di fondi stanziati nei relativi capitolati, lasciati nell’abbandono più assoluto (pensate che quest’anno neanche lo sfalcio dall’erba sono stati capaci di fare in moltissimo verde) e se non fosse per la capacità di qualche gruppo di cittadini, buoni samaritani che si attivano, le cose andrebbero ancora peggio. Si pensi che addirittura, i cittadini suddetti, si sono prodigati ad annaffiare anche delle giovani piante messe in loco da poco che si sarebbero seccate perché, seppur i tecnici comunali avevano fatto l’impianto di irrigazione per lo scopo, era risultato non funzionante. 

Comunque, per questo problema, la furbizia dei nostri politici, nonché amministratori, si è ancora una volta palesata. Hanno inventato una campagna promozionale, “Futuro nel verde”, per “appioppare” la responsabilità della gestione (soprattutto economica) di cotanta bellezza, ad ignari cittadini che volessero prendersela ma, per l’ennesima volta, gli sta andando “buca”; perché nessuno sembra cascarci dentro.

Per quanto riguarda poi il ripristino delle bellezze monumentali dalla città che si stanno piano piano deteriorando, non c’è d’aver paura. Con “l’Art Bonus” di Perugia, trovano sempre un mecenate che fa il lavoro e spende i propri quattrini per il loro ripristino, prendendo, come si suol dire, “due piccioni con una fava” in quanto fa pubblicità alla propria persona o alla propria attività e nel medesimo tempo, chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

A chi va proprio male, senza nessuna possibilità di essere miracolate, in assoluto sono le strade urbane ed il cattivo e precario stato!

Tra le e normi buche, l’asfalto che si sgretola, i dossi enormi dovuti a radici che affiorano e quant’altro, le nostre strade urbane non hanno la stessa fortuna che gli altri problemi! 

Chi vuoi che si metta a ripararle, se non il Comune che non lo fa? 

I cittadini che si improvvisano stradini? Gli stessi mecenati che intervengono per i beni culturali, pagando qualche ditta?

Tutto ciò non è proprio fattibile e, naturalmente ed inesorabilmente, le nostre auto seguiteranno a frantumare gli ammortizzatori nei greti dei fiumi in secca che seguitiamo a chiamare “strade Urbane”!