Beppe Grillo ritorna a teatro con lo spettacolo “Io sono il peggiore”.
"Per me la fase successiva era il reddito incondizionato, che ti spetta solo perché sei vivo e sei nato, e poi ti crei il lavoro che vuoi fare e lavori quanto vuoi. … Abbiamo calcolato che dare a tutti 1.500 euro costerebbe 140 miliardi.
Dove li prendiamo? Una metà da pensioni e sussidi vari, l’altra metà da percentuali su dividendi e brevetti".
Sarà stata una battuta comica, dato che la matematica non è un'opinione,
Innanzitutto, 140 miliardi diviso 1.500 euro all'anno significa che i beneficiari sarebbero 93 milioni, ma gli italiani in età lavorativa sono solo 23 milioni. Da dove saltano gli altri 70 milioni di persone che Grillo e i suoi hanno “calcolato”?
Se invece fossero 1.500 euro al mese, i beneficiari sarebbero poco meno di 8 milioni. Ma tutti significa 'tutti tutti', come la mettiamo con i 15 milioni di persone che mancano ai conti di Beppe?
Soprattutto, la metà di 140 fa 70 miliardi da decurtare dalle pensioni ed equivalgono al 20% di tutta la spesa pensionistica.
Ma Grillo lo sa che per chi si è pensionato dal 2012 parliamo di contributi versati dai lavoratori e non regalati ai lavoratori, oltre alle decine di migliaia di euro spese da chi ha anticipato di qualche anno sia con i riscatti sia con le varie 'opzioni', specie le donne?
Infine, le percentuali sui brevetti, ad esempio per i farmaci che per essere sviluppati richiedono investimenti nella ricerca che solo in pochi casi vengono ripagati. Oppure i dividendi che ripagano chi ha investito i propri risparmi direttamente in Borsa o indirettamente nei Fondi.
Siamo sicuri che sia un bene disincentivare la Ricerca in Italia e disincentivare il Risparmio che alimenta la Borsa italiana?
E siamo davvero sicuri che sia un bene farlo in attesa che i percettori di reddito si creino il lavoro che vorrebbero fare e soprattutto che vogliano lavorare almeno per quel che serve all'Italia per andare avanti?
In sala a godersi lo spettacolo, c'erano Giuseppe Conte, Roberto Fico e – soprattutto - il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
Che dite, dinanzi ai motti di spirito di Beppe Grillo sono scoppiati a ridere a crepapelle? Mica l'hanno preso sul serio?
Sarebbe interessante chiederglielo ...