Alle ore 9 di sabato, al Cimitero Teutonico in Vaticano erano presenti il prof. Arcudi e il suo staff, il personale della Fabbrica di San Pietro, il personale del COS (Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana), il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Prof. Gian Piero Milano, il suo Aggiunto Prof. Alessandro Diddi, il legale della Famiglia Orlandi Laura Sgrò e l'Ufficiale responsabile dei servizi di polizia giudiziaria del Corpo della Gendarmeria.

Questa piccola folla, come da precedenti accordi, si era data appuntamento per l'apertura di due ossari individuati in un'area attigua alle tombe delle principesse Sophie von Hohenlohe e Carlotta Federica di Mecklenburgo, aperte alcuni giorno or sono in relazione al caso Orlandi e risultate vuote.

Stavolta, gli ossari sono risultati pieni, tanto da riempire 24 grandi sacchi. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato Sgrò, "c'erano due botole comunicanti tra di loro, alte più o meno un metro e distanti l'una dall'altra 2,5 metri, piene di ossa. Ora va fatta un'analisi attenta, e sicuramente non basterà l'esame morfologico delle ossa".

Per il momento, invece, questo è quanto è stato fatto "dal Prof. Giovanni Arcudi e dal suo staff, alla presenza del perito di fiducia nominato dalla Famiglia Orlandi, secondo protocolli riconosciuti a livello internazionale", in base a quanto dichiarato dal direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti che ha poi aggiunto che "le operazioni peritali [sempre in relazione all'analisi morfologica dei reperti, ndr] proseguiranno sabato 27 luglio, alle ore 9".