Una rete di monitoraggio, che permetta di osservare in continuo la qualità chimico-fisica, biologica delle acque antistanti l’Area Marina Protetta “Capo Milazzo” al fine di salvaguardarne diversità e complessità ecosistemica è l’obiettivo del progetto “Blu Net”, che vede coinvolti oltre al Consorzio di gestione e il Comune anche la Raffineria, che ha assicurato un contributo di 50 mila euro.

Nella giornata di ieri è stata firmata la convenzione dal Sindaco Midili, dal presidente dell’A.M.P. Mangano e dal direttore generale della RA.M. Amoruso. Un intervento di fondamentale importanza, perché il golfo di Milazzo è interessato anche dal passaggio delle petroliere. Di recente l’AMP ha espresso parere favorevole alla proposta d’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto di Milazzo in esecuzione al Decreto interministeriale del 02.03.2012 avente ad oggetto “Disposizioni generali per limitare o vietare il transito delle navi mercantili per la protezione di aree sensibili nel mare territoriale”.

Tale normativa, nota come “Clini Passera”, evidenzia la necessità di attivare un monitoraggio ambientale concernente anche l’impatto della navigazione delle navi mercantili adibite al trasporto merci superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda, che effettuano rotte di avvicinamento o uscita, da e per il porto di Milazzo, ivi compresi i Pontili della Raffineria di Milazzo, nella fascia di mare, che si estende a distanza minima di 1,5 (uno/cinque) miglia nautiche dai perimetri esterni dell’Area Marina Protetta per adottare eventuali provvedimenti mirati alla conservazione delle risorse biologiche del mare ed alla protezione dell’ambiente marino. Il monitoraggio verrà effettuato direttamente dal Consorzio di gestione dell’AMP.

Previsto il posizionamento di una boa, strutturalmente attrezzata per le condizioni meteomarine previste nella zona d’interesse, alimentata a pannelli solari e regolari di carico nonché un sistema di monitoraggio ondametrico per la misurazione della velocità, direzione ed altezza delle onde e di altri parametri, interfacciato con un sistema di trasmissione dati.

“La biodiversità all’interno dell’AMP – afferma il presidente del Consorzio Giovanni Mangano – non può prescindere dalla qualità dell’acqua, che per sua natura fluisce spinta da venti e correnti, trasportando, diffondendo, accumulando e trasferendo al substrato eventuali contaminazioni (chimiche o biologiche) con possibili ripercussioni sullo stato di salute dell’ecosistema”.

“La vicinanza dell’AMP “Capo Milazzo” all’importante polo industriale – ha aggiunto Midili – obbliga ad una maggiore attenzione verso le possibili criticità, che potrebbero nascere all’esterno dell’AMP e ricadere su essa.Proprio per questa vicinanza, tra le realtà operanti in contiguità dell’Area Marina Protetta è opportuna la presenza d’una rete di monitoraggio per la costante vigilanza dei parametri delle acque, con lo scopo di salvaguardare questa risorsa comune. Accogliamo favorevolmente questa compartecipazione della Raffineria nel quadro delle proprie politiche di relazioni col territorio, ad una importante iniziativa di valenza ambientale”.