Fugatti: il blocco da parte dell'Austria rischia di avere ripercussioni notevoli, sia in termini economici che ambientali
A meno che non si provenga da Australia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Uruguay, Vaticano, per entrare in Austria è necessario sottoporsi ad un regime di quarantena oppure presentare una documentazione che attesti la negatività al Covid-19, rilasciata entro le precedenti 48 ore, anche nel caso si transiti attraverso il Tirolo.
Il risultato? Che al Brennero fin dal primo mattino si sono formate code che a metà mattinata avevano già raggiunto circa i 40 km.
Una situazione preoccupante per il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti che ha parlato al telefono con il nuovo ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini, chiedendo un intervento straordinario del Governo al fine di alleggerire la situazione.
“Questo blocco unilaterale – ha detto Fugatti al ministro – rischia di avere ripercussioni notevoli, sia in termini economici che ambientali”.
L’Autostrada del Brennero ha disposto un’operazione di filtraggio del traffico a Verona nord, volta ad impedire l’incolonnamento al confine di utenti non in possesso della documentazione richiesta in territorio austriaco. Nel frattempo, nell’autoporto Sadobre a Vipiteno, sono stati attivati dei presidi per eseguire i tamponi rapidi antigenici.
Nell’interlocuzione con il presidente Fugatti, il ministro Giovannini ha spiegato che per ridurre al minimo i disagi, d’intesa con i ministeri della Difesa e dell’Interno, verranno allestite in giornata ulteriori postazioni per effettuare i test. Anche la Protezione Civile nazionale è stata allertata per il necessario supporto e la Polizia stradale assicura tutti i servizi necessari.
Nel pomeriggio il presidente Fugatti terrà una call con il governatore del Tirolo e presidente dell'Euregio Günther Platter per verificare quali soluzioni si possano adottare.