di Vincenzo Petrosino, Oncologo Chirurgo -

Il problema del cancro e degli stili di vita - famosa la frase di Veronesi - è certamente da inserire in quella che dovrebbe essere la prevenzione primaria. Le malattie e specialmente il cancro che è multifattoriale vanno "prevenute". La prevenzione primaria significa agire direttamente sulle cause che possono portare all'insorgenza della malattia. 

Purtroppo, come ho scritto e pubblicato su riviste internazionali, la Terra è stata sommersa con lo smaltimento di rifiuti in maniera dolosa e colposa con l'immissione nell'ambiente di sostanze potenzialmente nocive, cancerogene, mutagene e tossiche. Inutile, a mio giudizio parlare solo di stili di vita, di abuso di grassi, obesità, di abuso di alcool e fumo... dimenticando che esiste anche... e soprattutto l'ambiente in cui viviamo.

Che senso ha parlare di stili di vita a Taranto per chi abita nei pressi dell'ex Ilva o in Basilicata o nella Terra dei Fuochi o a Gela o per chi vive nei pressi di un aeroporto ?

Ecco ci vorrebbe una lezione per ogni polico, politicuccio , politicante e governatore e governante che immersi in una ignoranza scientifica spesso voluta , sponsorizzano ancora opere impattanti che faranno piangere lacrime alle generazioni future...ma non troppo future. 

Chiedere l'arresto per Putin per crimini contro l'umanità ?

E di questa gente che semina smaltimenti dolosi e colposi in atmosfera con decine o migliaia di morti e ammalati cosa dovremmo fare? Intitolarci le strade e le piazze? 

Potrei sembrare eccessivo ma secondo scienza non lo sono affatto, molti scienziati continuano a dire le stesse cose , siamo in fondo stanchi di tanta imbecillità. 

Ovvio, pertanto, che lo stesso ministro Schillaci abbia dimenticato di dire che l'ambiente in cui viviamo e con il quale interagiamo ogni giorno deve essere "pulito".

Noi attraverso l'aria veniamo ad esempio in contatto con tantissime sostanze dovute a smaltimenti dolosi e colposi. 

Nel 2022 sono stati stimati 390.700 nuovi casi di cancro, +14.100 in 2 anni. E se nella fase post-Covid, sono ripresi gli screening di prevenzione, è però allarme per gli stili di vita scorretti: il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% del 2008 al 31% del 2021. E' la fotografia scattata dal volume "I numeri del cancro in Italia 2022", presentato oggi al ministero della Salute e frutto della collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d'argento e Siapec.

Seconso Schillaci bisogna"incoraggiare gli stili di vita corretti  è un impegno comune da ribadire fortemente perché una corretta prevenzione primaria può evitare l'insorgenza di circa 90mila nuovi casi di cancro ogni anno. La lotta al tabagismo, una sana alimentazione e un'attività fisica costante sono i tre pilastri della prevenzione primaria. Secondo l'Oms il 35% dei casi di cancro è riconducibile a sbagliate abitudini alimentari e la dieta mediterranea, che io preferisco chiamare 'dieta italiana' - ha sottolineato il ministro - assicura il giusto apporto di nutrienti e aiuta a contrastare l'insorgere di diverse malattie croniche non trasmissibili, eppure solo il 20% della nostra popolazione la adotta"."La sedentarietà è un altro fattore di rischio. Per contrastare queste abitudini sbagliate - ha annunciato il ministro - stiamo lavorando a un programma nazionale di promozione dell'attività fisica che vogliamo condividere con istituzioni e associazioni. Siamo impegnati a portare l'educazione a corretti stili di vita nelle scuole primarie e secondarie, ci stiamo lavorando con i dicasteri interessati".Infine, fumo e alcol, spiega: "I dati dimostrano che a 20 anni dalla legge Sirchia dopo una diminuzione costante fino a 4-5 anni, fa c'è stato un sensibile aumento dei fumatori e quindi stiamo lavorando per aggiornare quella legge. Sull'alcol abbiamo evidenze come una quantità modica di alcol all'interno di una dieta mediterranea sana e equilibrata puo' essere adiuvante nei confronti delle malattie croniche e degenerative. Questo ovviamente - ha concluso Schillaci - non significa che l'alcol fa bene. Ne va contrastata l'assunzione soprattutto tra i giovani".

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