Almeno sette persone sono state uccise sabato sera nel centro di Londra in seguito ad un attacco in cui tre terroristi hanno prima investito con un furgone dei pedoni che percorrevano il London Bridge e poi hanno accoltellato alcune persone nei pressi di Borough Market.

I terroristi erano tre e sono stati tutti uccisi dalla polizia. Oltre alle vittime dell'attentato si contano più di 30 feriti ricoverati negli ospedali della zona.

Questa è la cronaca degli avvenimenti.

Molti testimoni, poco dopo le 10 ora locale, hanno visto un furgone bianco che, a velocità sostenuta, cercava di investire gruppi di pedoni che in quel momento attraversavano il London Bridge. Almeno sette sarebbero le persone che sono state investite.

Successivamente, gli uomini a bordo del furgone sono scesi armati di coltelli e si sono diretti verso Borough Market, sul lato sud del Tamigi, pugnalando le persone che incontravano sia in strada che nei pub e nei ristoranti della zona.

A quel punto, anche in seguito alle numerose segnalazioni, la polizia è intervenuta e, dopo aver individuato i tre assalitori, ha sparato uccidendoli.

I tre indossavano dei giubbotti che, a prima vista, erano stati giudicati come esplosivi. Successivamente, è stato appurato che si trattava solo di un camuffamento.

In una dichiarazione rilasciata poco dopo la mezzanotte ora locale, il primo ministro Theresa May ha detto che quanto accaduto era stato classificato come attacco terroristico.

Rivendicazioni ufficiali al momento non sono ancora giunte, sebbene sabato lo Stato Islamico, con un messaggio su Telegram, avesse invitato i propri seguaci a lanciare attacchi contro i "crociati" con camion, coltelli e pistole durante il mese sacro del Ramadan.

L'attentato odierno ripete in parte quanto avvenuto il 22 marzo, quando il cittadino britannico Khalid Masood investì con un auto affittata dei pedoni che transitavano sul London Bridge e subito dopo pugnalò un poliziotto, prima di venire ucciso.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha ricordato che lo stato di allerta rimane critico per la minaccia di ulteriori attentati.