Continua la protesta in Myanmar, anche dopo gli arresti di ieri, nonostante la giunta militare abbia aumentato la presenza dei soldati in ogni città del Paese e temporaneamente interrotto l'accesso a internet.

Così, anche lunedì i manifestanti hanno continuato a chiedere il rilascio di Aung San Suu Kyi e la fine del governo militare anche se con i mezzi blindati e un maggior numero di militari in strada, il numero delle persone in strada si è ridotto.

Truppe sono state avvistate in vari punti chiave di Rangoon, cuore economico del Paese, con le immagini in streaming condivise sulle piattaforme dei social media prima del blackout di Internet, che mostravano proteste a Rangoon, anche vicino alla sede della Banca centrale.

La notte scorsa, i militari avevano represso una manifestazione a Myitkyina sparando gas lacrimogeni e proiettili, non è chiaro se di gomma o di metallo. Due persone sono rimaste ferite.

Va ricordato anche che, oltre alle manifestazioni in strada, in Myanmar è in corso uno sciopero di una parte dei dipendenti pubblici, che sta paralizzando molte delle attività del governo.