Ci sono borghi che conquistano con la bellezza dei loro centri storici e dei paesaggi, con l’arte e la storia. Ma non solo, altri sono famosi anche per le tradizioni e le leggende oscure che vi sono radicate. E Castel del Monte, quello in Abruzzo,  con le sue streghe è uno di questi.
(Da Storie Inspiegabili)

L' Abruzzo è una  terra di verdi e rigogliose vallate, di fiumi e torrenti, di alte montagne, dimore di magnifici animali e scorci incredibili, quello che in pochi sanno è che questa è una terra ricca di miti, leggende e stregonerie tramandate oralmente di generazione in generazione, ma tutte ispirate a fatti reali.

Un tempo, come accadeva in molti paesi, le donne si riunivano tra loro per ricamare, lavorare la lana, preparare conserve. 

E nel frattempo chiacchieravano.

Deve essere stato da queste chiacchiere che è nata la credenza popolare secondo la quale, se un bambino si ammalava, significava che era stato colpito dal sortilegio di una strega.

Tutto nasce da un'antica storia che narra di un bambino che molto tempo fa, nei pressi di Castel del Monte, si ammalò.

Tutti gli abitanti erano preoccupati per le condizioni di salute del piccolo, che peggioravano di giorno in giorno, provarono ogni tipo di medicina per il suo male, ma i rimedi non riuscivano a lenire il suo dolore, né tanto meno a curarlo.

Dopo qualche tempo, dato che le medicine si rivelavano inutili, in paese si sparse la voce che il bambino fosse stato colpito dal sortilegio di una strega che, entrata di notte attraverso il buco della serratura, aveva dato vita al suo maleficio.

Per scongiurare il pericolo gli abitanti del borgo dovevano intraprendere il rituale dei sette sporti o “ru rite de’ sette sporte”. 

Questo rito veniva celebrato solitamente a mezzanotte per le vie del paese e la comare di battesimo, con le altre donne della famiglia, portava in braccio il bambino, seguita da parenti e amici, nel silenzio più assoluto.

Esisteva un altro metodo, meno conosciuto, per scacciare il male causato dalle streghe: si doveva vegliare il bambino dagli otto ai dieci giorni e, durante l’ultima notte le donne prendevano i vestitini del bambino, andavano fuori dalle mura li riponevano su un pezzo di legno e li battevano per poi incendiarli.

Questo avrebbe provocato un forte mal di schiena alle streghe, facendole scappare.

Questa è una delle storie che si tramandano di generazione in generazione e qualcuno sostiene che siano realmente accadute: tante sono le sventure che hanno interessato le famiglie del posto e ancora oggi sono molte le persone che credono nei particolari rituali per scacciare queste oscure presenze.