Il Napoli sale a 53 punti in classifica con la quarta vittoria consecutiva ottenuta domenica sera al Maradona per 2-1 ai danni della Roma.

Partita con ritmi sostenuti fin dall'inizio. La Roma gioca alto, il Napoli riparte con le ali. Primi a sfiorare il vantaggio sono i giallorossi con Kim che per anticipare Abraham rischia l'autogol.

Ma al 17' è il Napoli a passare in vantaggio con il solito  Osimhen, grazie a un destro sotto la traversa, che lo porta a 14 reti in campionato.

Meret ferma la sventola di Spinazzola alla fine del primo tempo ed è protagonista anche in avvio di ripresa, evitando il pari con un grande riflesso su colpo di testa di Cristante.

In contropiede Lozano ha la palla del raddoppio, evitato da una bellissima parata di Rui Patricio, attento e ben piazzato. La Roma ottiene il meritato pareggio a un quarto d'ora dal termine con El Shaarawy, che a due passi dalla porta azzurra mette dentro, anche perché Lozano si dimentica di marcarlo.

Nel finale, però, il Napoli si aggiudica comunque il match grazie al gol di Simeone, siglato dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo. Un gol, a dire il vero, favorito da un'incomprensibile marcatura di Smalling che lascia al centravanti azzurro la possibilità di girarsi e di calciare quello che a tutti gli effetti diventa un rigore in movimento. 

Il Napoli in classifica è adesso a +13 sulla seconda, mentre la Roma nonostante la sconfitta è ancora ampiamente in lotta per un posto in  Champions per la prossima stagione.


"Questa partita l'ha vinta il gruppo", ha dichiarato Luciano Spalletti nel post gara elogiando la sua squadra per un successo importantissimo. "Solo quando hai un gruppo così unito puoi vincere queste partite delicate. Oggi l'hanno giocata tutti questa sfida, perchè chi è partito in panchina ha dimostrato che con la testa già era in campo prima di entrare.
L'atteggiamento deve sempre essere questo se vogliamo raggiungere obiettivi alti. Chi subentra non gioca al posto del compagno ma gioca al fianco del compagno. Ho uomini che non vogliono togliere il posto a nessuno, bensì desiderano dare il loro contributo per esaltare la squadra e il collettivo.La Roma ha giocato una partita di grande intensità, noi invece siamo stati meno coraggiosi del solito nel far girare palla e così loro hanno avuto maggiore agio nel cercare la marcatura e ottenere la parità numerica nelle zone di campo.Osimhen ha segnato un gol fantastico, dentro c'è tutto: forza, potenza, qualità e tecnica. Ha tirato una fucilata. E' un giocatore che diventa difficilissimo marcare anche quando non ha palla perché prova sempre a recuperare ogni pallone.Ho una rosa ampia, ho calciatori che meriterebbero sempre di giocare. Non posso utilizzare sempre gli stessi uomini, perché ho qualità nel gruppo e sarebbe penalizzante tenere fuori gente come Raspadori o Simeone in attacco. Ho due attaccanti che nel girone di andata e in Champions hanno segnato gol decisivi che hanno portato punti e vittorie. Sono entrati con una determinazione che fa comprendere il loro valore. Stesso discorso vale per Elmas e Olivera.Oggi, ribadisco è stato il successo del gruppo. L'esplosione di gioia e l'abbraccio della panchina a fine gara è la testimonianza della nostra straordinaria unione.Abbiamo 3 punti in più e abbiamo battuto un grande avversario. la Roma ha dimostrato di essere una delle squadre più forti che ci siamo trovati di fronte al Maradona. Adesso guardiamo alla prossima gara. I punti di vantaggio sono solo una conseguenza, noi non gestiamo nulla, giochiamo come sappiamo provando a continuare su questa strada".

Meritavamo di vincere, invece, è stato il commento di Mourinho:

"Dal primo minuto. Abbiamo avuto un periodo di dieci, quindi minuti dopo il gol di Osimhen, in cui in campo si sentiva l'ingiustizia di quell'1-0. Al di là di questo, la squadra è sempre stata in controllo, ha giocato benissimo: pressando altissimo, recuperando palla, difendendo molto bene.Ci sono delle partite che tu perdi ed esci più fiducioso di prima: sembra una contraddizione, ma questo è il mio feeling.Siamo sicuramente la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli, siamo certamente la squadra che ha fatto paura a tutti loro, a uno stadio dove l'ambiente è tremendo eppure sembrava vuoto.Al di là del risultato, che è negativo, esco da qua più fiducioso. Poi, il fatto di vedere che i nostri tre cambi sono tre bambini che l'anno scorso giocavano su un campo di plastica a Trigoria e che oggi vengono qua e giocano così, mi fa un piacere tremendo e mi rende orgoglioso.Qualche volta il calcio è ingiusto, qualche volta la squadra che merita di più perde. Qualche volta è successo a noi di vincere senza meritare: penso che oggi meritassimo di vincere la partita".