Nell'ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del coronavirus, al 4 aprile in Italia sono 88.274 le persone che risultano positive al virus, 2.886 in più di ieri. Ad oggi, nel nostro Paese sono stati 124.632 i casi totali di contagio, 4.805 in più di ieri.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d'Aosta, 244 in Basilicata e 171 in Molise.
Nonostante i contagiati siano in aumento, seppur lieve rispetto a ieri, Borrelli e Locatelli, che hanno partecipato alla conferenza stampa odierna, hanno concordato nel dire che due valori in leggera diminuzione indichino un calo nel propagarsi dell'epidemia! Vediamo quali sono.
20.996 sono le persone guarite. I pazienti ricoverati con sintomi sono 29.010, mentre 3.994 (74 in meno rispetto a ieri) quelli ricoverati in terapia intensiva, per la prima volta in diminuzione, mentre 88.274 si trovano in isolamento domiciliare.
Diminuisce anche il numero dei deceduti, che oggi è stato di 681, portando il totale a 15.362.
In una nota, la Regione Lombardia, conferma che da domenica 5, e fino al prossimo 13 aprile, restano in vigore le misure restrittive già stabilite per l'intero territorio lombardo lo scorso 21 marzo con ordinanza regionale. In particolare, il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali.
Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all'interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio.
Ma c'è un nuovo obbligo.
"L'ordinanza del presidente della Regione – spiega la nota – introduce anche l'obbligo, per chi esce dalla propria abitazione, di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l'obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani.
Chiesto anche un Dpcm al Governo
"Infine, ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso, che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive – conclude la Nota – è stato chiesto al Governo di confermare, con un Dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)".