Si è svolta giovedì in regione Lombardia la riunione della cabina di regia sulla qualità dell’aria con l’assessore all’ambiente Claudia Terzi e i sindaci e i rappresentanti delle Province.

L’incontro aveva l’obiettivo di valutare gli esiti del protocollo siglato tra gli enti locali lombardi a ottobre 2016.

I limiti di quel protocollo sono evidenti e sono conseguenti all’atteggiamento della Regione che non ha voluto rendere obbligatorie le misure antismog per tutto il territorio delle aree critiche e non ha messo i comuni in condizione di attuarle.

Altre regioni con problemi analoghi ai nostri, come il Piemonte e l’Emilia Romagna, hanno assunto piani ben più coraggiosi, impegnando risorse importanti e stabilendo obiettivi di riduzione delle polveri sottili molto ambiziosi.

La collaborazione interregionale è la strada giusta, ma non può diventare un alibi per giustificare la mancanza di coraggio.