Von der Leyen a Montevideo per la firma dell'Accordo di partenariato tra Ue e Mercosur
Ursula von der Leyen, a Montevideo per conto della Commissione europea in occasione del 65° Vertice del MERCOSUR, insieme ai leader di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay ha annunciato la conclusione dei negoziati per un Accordo di partenariato tra le due regioni, dopo oltre due decenni di trattative.
Von der Leyen ha commentato l'accordo con questa dichiarazione:
"... Stiamo inviando un messaggio chiaro e potente al mondo.In primo luogo, in un mondo sempre più conflittuale, dimostriamo che le democrazie possono contare l'una sull'altra. Questo accordo non è solo un'opportunità economica, è una necessità politica. Siamo partner con idee simili. Crediamo entrambi che apertura e cooperazione siano i veri motori del progresso e della prosperità. So che forti venti soffiano nella direzione opposta, verso l'isolamento e la frammentazione. Ma questo accordo è la nostra risposta chiara. Siamo uniti sulla scena globale, come partner.In secondo luogo, stiamo inviando un messaggio alla nostra gente e alle nostre aziende nelle nostre regioni: questo accordo è stato progettato tenendo a cuore i vostri interessi. È fatto per funzionare per voi. Significa: più posti di lavoro, e buoni posti di lavoro, più scelte e prezzi migliori. L'Unione Europea e il Mercosur creano una delle più grandi partnership commerciali e di investimento che il mondo abbia mai visto. Stiamo abbattendo le barriere e stiamo consentendo investimenti. Stiamo formando un mercato di oltre 700 milioni di consumatori. Questa partnership rafforzerà intere catene del valore; svilupperà industrie strategiche; sosterrà l'innovazione; e creerà posti di lavoro e valori, su entrambe le sponde dell'Atlantico.In terzo luogo, stiamo mostrando al mondo che il commercio può e deve essere guidato dai valori. Gli accordi commerciali sono più di semplici quadri economici. Sono un modo per costruire comunità di valori condivisi. L'accordo UE-Mercosur riflette il nostro fermo impegno nei confronti dell'accordo di Parigi e della lotta contro la deforestazione. Gli sforzi del presidente Lula per proteggere l'Amazzonia sono benvenuti e necessari. Ma preservare l'Amazzonia è una responsabilità condivisa di tutta l'umanità. Questo accordo garantisce che gli investimenti rispettino lo straordinario ma fragile patrimonio naturale del Mercosur.Il mio quarto messaggio è che, economicamente, questo è un accordo win-win. L'Europa è già un partner leader per gli investimenti e il commercio del Mercosur. Quindi sapete come facciamo affari insieme. Ci concentriamo sull'equità e sul rispetto reciproco. UE-Mercosur porterà benefici significativi ai consumatori e alle aziende, da entrambe le parti. Faciliterà gli investimenti europei in settori strategici in tutti i paesi del Mercosur: come l'estrazione mineraria sostenibile, l'energia rinnovabile e i prodotti forestali sostenibili, solo per citarne alcuni. Renderà anche più facile investire in settori che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone. Ad esempio, espandendo la rete elettrica nelle aree rurali e remote e promuovendo la digitalizzazione in tutta la regione.Infine, vorrei rivolgermi ai miei concittadini europei: questo accordo è una vittoria per l'Europa. Oggi 60.000 aziende esportano nel Mercosur, di cui 30.000 sono piccole e medie imprese. Beneficiano di tariffe ridotte, procedure doganali più semplici e accesso preferenziale ad alcune materie prime essenziali. Ciò creerà enormi opportunità commerciali. Ai nostri agricoltori: vi abbiamo ascoltato, abbiamo ascoltato le vostre preoccupazioni e stiamo agendo di conseguenza. Questo accordo include solide garanzie per proteggere i vostri mezzi di sostentamento. UE-Mercosur è il più grande accordo di sempre, quando si tratta di protezione dei prodotti alimentari e delle bevande dell'UE. L'accordo protegge 350 indicazioni geografiche dell'UE. Inoltre, i nostri standard sanitari e alimentari europei rimangono intoccabili. Questa è la realtà, la realtà di un accordo che farà risparmiare alle aziende dell'UE 4 miliardi di euro di dazi all'esportazione all'anno, espandendo al contempo i nostri mercati e aprendo nuove opportunità di crescita e posti di lavoro da entrambe le parti".
L'accordo siglato oggi, che mira a creare uno dei più grandi mercati integrati al mondo coinvolgendo oltre 700 milioni di persone e offrendo nuove opportunità economiche per entrambe le regioni, promette di eliminare tariffe doganali per un valore stimato di 4 miliardi di euro all'anno, con un impatto significativo sulle esportazioni e sugli investimenti.
Per l'Europa, l'accordo apre le porte a maggiori esportazioni di automobili e beni manifatturieri, nonché all'accesso a minerali strategici essenziali per la transizione energetica. Per il Mercosur, si prevede una riduzione delle barriere commerciali per carne e cereali, con benefici diretti per i produttori agricoli... sudamericani!
Ed è proprio questo il nodo del problema. Gli agricoltori europei, francesi in testa, hanno espresso enorme preoccupazione per la concorrenza diretta dei prodotti sudamericani, ed è per questo che la strada verso la ratifica definitiva non sarà così semplice.
In Europa, oltre ai contadini francesi, hanno espresso perplessità anche quelli di Austria, Polonia e Paesi Bassi, nazioni che potrebbero unirsi per bloccarne l'approvazione. Perché l'accordo venga respinto, dovrebbero opporsi almeno quattro Stati membri in rappresentanza di oltre il 35% della popolazione dell'UE. Al contrario, Paesi come Germania, Spagna e altri, che rappresentano circa il 40% della popolazione UE, spingono per una rapida approvazione. Secondo le regole dell'UE, l'accordo potrebbe essere ratificato con una maggioranza qualificata, accelerando così il processo.
E l'Italia? Dopo che Meloni ha ottenuto un riconoscimento politico dei (post) fascisti in Europa da parte della von der Leyen, adesso non può certo pugnalarla alla prima occasione e così, stavolta, gli interessi degli "agricoltori italici", nonostante il bacino di voti sicuro e garantito, vengono messi in second'ordine.
Lo dimostra l'imbarazzato comunicato del (post) camerata ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che commenta così l'accordo:
"Riguardo al Mercosur, non condivido i trionfalismi su un ipotetico accordo che, pur avvantaggiando alcuni settori strategici, ne penalizza altri che lo sono analogamente.La posizione del nostro Governo è chiara: l’approvazione del trattato è vincolata ad adeguate garanzie su reciprocità, protezione delle nostre produzioni e compensazione per eventuali danni che settori del mondo agricolo potrebbero subire.Sono in costante contatto con le associazioni di categoria e domenica sarò a Bruxelles per incontrare i colleghi Ministri e i Commissari europei competenti".
Se queste parole sono quelle di uno che rappresenterà un ostacolo, i contadini che finora avevano votato FdI si mettano l'animo in pace se saranno Lollobrigida e Meloni a difendere i loro interessi.