Questo non è un argomento da promozione elettorale perché stiamo parlando di soggetti fragili e della loro dignità, che devono essere tutelati ancora più di altre categorie in virtù anche del principio di precauzione sancito dalla carta europea dei diritti, peraltro.

Le richieste che oggi sono arrivate ai partiti, sono battaglie che io sto portando avanti in prima persona ormai da anni, prima tra tutte  la commissione d’Inchiesta, che è il punto principale anche del programma elettorale di Italexit.

In prima persona dichiaro di impegnarmi per costituire un tavolo permanente tra le rappresentanze dei parenti degli ospiti delle RSA ed il ministero della Salute, per l'istituzione di un organo collegiale indipendente che, dall'interno del Ministero, sia l'unico deputato ad accentrare l'incarico di valutare i criteri di adeguatezza professionale e gli standard qualitativi delle RSA, che verifichi la sussistenza del requisito,  imprescindibile, della presenza di personale medico quotidiano (o perlomeno su tre giorni alla settimana) e di personale infermieristico da implementare, nell'esclusivo interesse degli ospiti delle RSA, ad oggi carente. Pena la  revoca dell’accreditamento qualora non si rispettino i parametri.

Preliminare a questo è necessario sottrarre al tecnicismo burocratico oggi imposto della dipendenza dalle ASL e/o dalle ATS e ASST territoriali i cui dirigenti, ad oggi, sono gli unici organi deputati ex lege a decidere quali strutture possano essere accreditate, ma che non garantiscono u n controllo adeguato in termini di standard professionali e qualitativi di vita degli ospiti delle RSA. Senza considerare la questione inerente le nomine politiche dei dirigenti sanitari, come emerso anche in passato riportato peraltro in diversi articoli giornalistici, mai smentiti.

È quello dell'accreditamento un grosso problema. Ad oggi sono le regioni che stabiliscono i criteri con moduli e con i criteri di accreditamento diversi da regione a regione. È necessario uniformare la normativa che emani linee comuni a cui ogni regione debba uniformarsi. In questo modo si risolverebbe il grosso problema della cd "promiscuità" per cui oggi l'ente che concede l'accreditamento è anche l'organo che controlla.

E' chiaro che sia indispensabile riformare dalle fondamenta l'apparato inerente le questioni delle residenze per anziani, impegno che io in prima persona mi assumo, cosa che peraltro ho già fatto assistendo in una causa, vinta, avanti il Tribunale di Padova, l'incarico di tutelare i diritti di un'ospite in una RSA cui veniva di fatto impedito di fare ritorno nella propria abitazione. I parenti degli ospiti devono avere il diritto di denunciare le inefficienze e/o i problemi riscontrati nelle residenze, ove ve ne siano, senza avere il timore per i propri cari. E' quanto anche sancito nel principio del whistleblowing, che difficilmente però trova applicazione concreta nel nostro Paese.

Abbiamo assistito alla strage degli anziani nelle RSA vittime in particolare di una delibera (emanata da Regione Lombardia in primis e poi recepita dal Ministero della Salute italiano) che a marzo 2020 imponeva alle RSA di accogliere pazienti covid non ancora negativizzati dimessi dagli ospedali, senza controllo sulla contagiosità, con la conseguenza che il virus ha dilagato indisturbato tra pazienti già fragili e che avrebbero dovuto essere maggiormente tutelati e protetti ed invece sono stati esposti ad un rischio ancora più elevato rispetto alle altre persone.

Questa, ossia la violazione del principio di precauzione e di tutela maggiore, e la motivazione che Inghilterra e Svizzera hanno recepito in atti giudiziali formali che hanno accusato il Ministero della Salute dei rispettivi stati di essere responsabili della strage nelle RSA. In Italia non esiste ancora una commissione di inchiesta e non un politico ha avuto la decenza ed il rispetto nemmeno di chiedere scusa. Da due anni sono in prima linea per la tutela e difesa dei diritti di chi ha visto violato il diritto alla vita ed alla dignità. Non posso che proseguire con sempre maggiore impegno e sforzo, affinché questo sistema inizi a cambiare e la verità emerga. Finalmente.