Politica

Il governo del cambiamento: molti nemici, molto onore e...

Dopo un anno dal suo insediamento, il Governo che si autodefinisce del cambiamento continua, imperterrito, a gestire la cosa pubblica rincorrendo il consenso e privilegiando la propaganda.

È evidente che, così facendo, ha ottenuto il plauso della gente cui fa credere che finalmente in Italia si agisca in modo da privilegiare il bene collettivo, mentre in realtà il Paese va letteralmente allo sfascio in mano a degli sprovveduti che promettono il "Bengodi" solo perché si oppongono al salvataggio in mare di naufraghi che non sono né bianchi né ricchi oppure perché una società concessionaria di un bene pubblico viene indicata come responsabile dei mali d'Italia.

E mentre tra sorrisi, selfie e insulti alle opposizioni Lega e 5 Stelle promuovono ognuno per proprio conto il consenso per le rispettive forze politiche, i pochi ministri delegati alla responsabilità presenti nel Governo si arrabattano per rimandare ad altra data l'avvio di una procedura d'infrazione, si arrampicano sugli specchi per far credere all'estero che i conti del Paese siano sotto controllo e che in Italia esista un Governo in grado di operare, quando nei fatti così non è, visto che i CdM vanno deserti oppure non si discutono le leggi che vengono annunciate perché non c'è accordo nella maggioranza.

Che Salvini e Di Maio siano degli sprovveduti arruffapopolo che sanno fare opposizione ma non sanno minimamente governare se ne sono accorti confindustria, sindacati, mercati, investitori... praticamente chiunque eccetto gli italiani, il cui consenso è stato blandito senza pensare ai conti ed indicando sempre nuovi nemici su cui scaricare le proprie mancate responsabilità.

Dopo un anno, anche se in disaccordo su tutto o quasi, Lega e 5 Stelle pretendono di continuare a perseguire il loro dissennato metodo di governo, ma senza volersi accorgere che non ci sono rimasti più neppure gli spicci per fingere di poter blandire i loro incauti e distratti sostenitori che, come accade sempre in casi simili, sono destinati ad un brusco risveglio.

Autore Ugo Longhi
Categoria Politica
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