È finito 3-1 il posticipo del lunedì tra Atalanta e Roma con i bergamaschi che in classifica si portano a quota 52 a -4 dai giallorossi e, a pieno titolo, possono considerarsi in lotta per conquistare un posto nella prossima Champions League.
Ad aprire le marcature è Pasalic al 39'. Al 74' arriva il raddoppio di Toloi. All'83' Pellegrini accorcia le distanze e riporta in partita i suoi, ma un minuto dopo ci pensa Koopmeiners, approfittando di un grossolano errore di Rui Patricio, a fissare il risultato sul definitivo 3-1.
Per la Roma da segnalare il solito infortunio per Dybala e un problema muscolare per Llorente che è dovuto uscire al 90' lasciando i giallorossi in dieci.
Nonostante la sconfitta Mourinho è soddisfatto:
"Con i nostri limiti, abbiamo fatto un'ottima partita. Non è possibile ovviamente eliminare gli episodi dalla partita, perché fanno parte del match e possono decidere un risultato, però sono stati veramente degli episodi, perché nel primo tempo abbiamo controllato la gara. Senza creare tanto, ma l'abbiamo controllata completamente ... nel primo tempo non ho visto alcuna differenza con l'Atalanta, anche se noi abbiamo cambiato alcuni giocatori e qualcuno era stanco.Nella nostra ripresa, dopo il 2-1 avevo la sensazione che ce la potessimo giocare, anche se mancavano otto minuti più il recupero. Di nuovo, un episodio ha deciso la partita. Ma sono contento dei miei calciatori. Se sabato devo giocare io, gioco io: questa squadra è unita, questi calciatori nelle difficoltà restano sempre insieme.Per me, è molto, molto difficile essere critico verso questa squadra: è una squadra che gioca con i suoi limiti. E non voglio dire che il risultato di oggi sia ingiusto, perché gli episodi fanno parte delle partite e quando sbagli, paghi. Ma io sono super soddisfatto della squadra, dell'atteggiamento dei giocatori, della gente che ha giocato e che di solito non gioca, la gente che era in panchina e che è entrata per aiutare".
Ma ancor più soddisfatto è Gasperini che, avendo vinto, stavolta non ha insultato nessuno:
"Abbiamo incontrato una squadra forte e per riuscire a batterla avevamo bisogno di tutte le componenti, attenzione difensiva e qualità in attacco e abbiamo fatto un'ottima partita. La pressione forte? E' una caratteristica nostra e tanti giocatori sono con me da diverso tempo e la copertura degli spazi la conosciamo bene ma quando c'è attenzione per l'avversario è difficile, oggi eravamo molto compatti, anche i centrocampisti sono stati molto bravi.Sette anni... Sono tanti e stasera guardavo Cristante, Mancini, Spinazzola e Ibanez. Sono passati cinque anni da quando c'erano loro, è un club che si evolve, che cambia in continuazione, oggi meno, ma ho trovato un ambiente ideale per lavorare, dove c'è tanto rispetto e questo ci aiuta a toglierci soddisfazioni. Zapata? Lo conosciamo, ha attraversato un momento difficile e con lui nelle migliori condizioni avremmo potuto avere più chance, ma anche con Muriel e solo con loro nelle migliori condizioni possiamo raggiungere i traguardi sperati nonostante sia Lookman che Hojlund abbiamo fatto benissimo".